
Vita di città
Chiusura del Pronto Soccorso, per i "dottori" è inconcepibile
Dario Gisotti e Carlo Avantario esprimono i loro dubbi a riguardo
Trani - sabato 1 novembre 2014
7.32
La possibile chiusura del Pronto Soccorso di Trani da parte della Regione Puglia è uno dei punti neri della città di Trani. La domanda sorge spontanea: dove andranno i tranesi in caso di urgenza?
Il dottor Dario Gisotti, ex dirigente del Pronto Soccorso Trani-Bisceglie si è così espresso ai nostri microfoni: «Secondo me è una decisione quasi assurda per tanti motivi. Prima di tutto perché oramai il pronto Soccorso di Trani ha delle professionalità che hanno acquisito esperienza nell'ambito dell'urgenza e dell'emergenza. Due abbiamo una popolazione in continuo aumento, un presidio militare importante e una casa circondariale altrettanto importante e quindi impossibile concepire la sua chiusura. Si sta ultimando la nuova sede fatta con dei criteri ultramoderni. E poi questi utenti dove dovrebbero andare se si chiude il Pronto Soccorso di Trani. Bisceglie non può caricarsi di un numero maggiore di utenti che già possiede». Impensabile dunque far confluire l'intera utenza tranese nei vicini centri di pronto soccorso.
Sulla stessa scia d'onda anche il pensiero del dottor Carlo Avantario: «Mi piacerebbe sapere il parere della direzione generale della Bat, della direzione sanitaria che si assume la responsabilità di chiudere questo pronto soccorso. La regione Puglia sta valutando il numero di codici rossi e in base a queste si sono verificati ricorsi impropri tuttavia non si può fare una valutazione ragionieristica ma alla dignità della vita umana che deve ricevere tutte le cure necessarie in maniera uguale a tutte le altre città».
Impensabile dunque che una struttura del genere possa essere chiusa. Tante ancora le perplessità in merito, sicuramente la Regione è chiamata a dare delle risposte ai cittadini.
Il dottor Dario Gisotti, ex dirigente del Pronto Soccorso Trani-Bisceglie si è così espresso ai nostri microfoni: «Secondo me è una decisione quasi assurda per tanti motivi. Prima di tutto perché oramai il pronto Soccorso di Trani ha delle professionalità che hanno acquisito esperienza nell'ambito dell'urgenza e dell'emergenza. Due abbiamo una popolazione in continuo aumento, un presidio militare importante e una casa circondariale altrettanto importante e quindi impossibile concepire la sua chiusura. Si sta ultimando la nuova sede fatta con dei criteri ultramoderni. E poi questi utenti dove dovrebbero andare se si chiude il Pronto Soccorso di Trani. Bisceglie non può caricarsi di un numero maggiore di utenti che già possiede». Impensabile dunque far confluire l'intera utenza tranese nei vicini centri di pronto soccorso.
Sulla stessa scia d'onda anche il pensiero del dottor Carlo Avantario: «Mi piacerebbe sapere il parere della direzione generale della Bat, della direzione sanitaria che si assume la responsabilità di chiudere questo pronto soccorso. La regione Puglia sta valutando il numero di codici rossi e in base a queste si sono verificati ricorsi impropri tuttavia non si può fare una valutazione ragionieristica ma alla dignità della vita umana che deve ricevere tutte le cure necessarie in maniera uguale a tutte le altre città».
Impensabile dunque che una struttura del genere possa essere chiusa. Tante ancora le perplessità in merito, sicuramente la Regione è chiamata a dare delle risposte ai cittadini.