Cronaca
Ribaltone nel "caso" De Noia, denunciato l'Ammiraglio
All'attenzione della Procura le carte per l'avvio delle indagini, alterati gli orari dei turni
Trani - giovedì 7 agosto 2014
10.00
Sembrerebbe essersi improvvisamente ribaltata la situazione del consigliere comunale Francesco De Noia, rientrato solo ieri in città a seguito del ricorso presentato in Appello per la sospensione della misura cautelare che lo costringeva lontano da Trani.
Secondo la denuncia presentata proprio da De Noia nei confronti dell'Ammiraglio De Tullio - Direttore Marittimo della Puglia e Comandante della Capitaneria di porto di Bari - De Tullio avrebbe falsificato le risultanze del dispositivo di rilevazione automatica delle presenze afferenti a Francesco De Noia, il Consigliere Comunale di Forza Italia, che si è visto catapultato improvvisamente in una indagine della Procura Militare a causa di tale comportamento dell'Alto Ufficiale, ora a sua volta sottoposto all'attenzione della Magistratura.
De Tullio, in pratica, nella comunicazione inviata alla Procura Militare - sempre secondo la denuncia presentata dal Consigliere Comunale - avrebbe omesso di indicare i dati relativi alle presenze di De Noia presso la Capitaneria di Porto sminuendo, di fatto, la prestazione lavorativa dello stesso a favore dell'Amministrazione Militare ed inducendo l'organo inquirente ad avviare le indagini nei confronti del politico. Nello specifico l'Ammiraglio avrebbe omesso di comunicare le presenze relative all'attività di servizio che De Noia svolgeva durante le ore notturne e nei giorni festivi, e che gli avrebbe consentito di potersi dedicare durante le giornate feriali all'attività politica. Non potrebbero essere considerate semplici sviste atteso che l'Alto Ufficiale, anziché inviare alla Procura gli statini che sono la fedele riproduzione degli orari di ingresso e di uscita, quindi il risultato delle letture del cosiddetto "cartellino", ne ha formati altri omettendo di indicare determinati orari durante i quali De Noia svolgeva servizio.
De Noia, che come detto ha ottenuto solo ieri l'autorizzazione per rientrare a Trani, sulla vicenda tende ad essere ancora molto cauto e sentito si è limitato a dire: «Mi dispiace per la Marina Militare che resta offesa e danneggiata dal comportamento di simili personaggi. Ho presentato apposita denuncia e spero che la Marina Militare si costituisca parte civile nell'instaurando giudizio».
Secondo la denuncia presentata proprio da De Noia nei confronti dell'Ammiraglio De Tullio - Direttore Marittimo della Puglia e Comandante della Capitaneria di porto di Bari - De Tullio avrebbe falsificato le risultanze del dispositivo di rilevazione automatica delle presenze afferenti a Francesco De Noia, il Consigliere Comunale di Forza Italia, che si è visto catapultato improvvisamente in una indagine della Procura Militare a causa di tale comportamento dell'Alto Ufficiale, ora a sua volta sottoposto all'attenzione della Magistratura.
De Tullio, in pratica, nella comunicazione inviata alla Procura Militare - sempre secondo la denuncia presentata dal Consigliere Comunale - avrebbe omesso di indicare i dati relativi alle presenze di De Noia presso la Capitaneria di Porto sminuendo, di fatto, la prestazione lavorativa dello stesso a favore dell'Amministrazione Militare ed inducendo l'organo inquirente ad avviare le indagini nei confronti del politico. Nello specifico l'Ammiraglio avrebbe omesso di comunicare le presenze relative all'attività di servizio che De Noia svolgeva durante le ore notturne e nei giorni festivi, e che gli avrebbe consentito di potersi dedicare durante le giornate feriali all'attività politica. Non potrebbero essere considerate semplici sviste atteso che l'Alto Ufficiale, anziché inviare alla Procura gli statini che sono la fedele riproduzione degli orari di ingresso e di uscita, quindi il risultato delle letture del cosiddetto "cartellino", ne ha formati altri omettendo di indicare determinati orari durante i quali De Noia svolgeva servizio.
De Noia, che come detto ha ottenuto solo ieri l'autorizzazione per rientrare a Trani, sulla vicenda tende ad essere ancora molto cauto e sentito si è limitato a dire: «Mi dispiace per la Marina Militare che resta offesa e danneggiata dal comportamento di simili personaggi. Ho presentato apposita denuncia e spero che la Marina Militare si costituisca parte civile nell'instaurando giudizio».