Politica
Rifiuti del barese a Trani, De Noia: «Blocchiamo le strade»
Il consigliere del Pdl propone un’eclatante forme di protesta. Appello all'intera comunità ad unire le forze
Trani - venerdì 11 gennaio 2013
12.14
Il consigliere comunale Francesco De Noia interviene sul caso del conferimento dei rifiuti, provenienti da 16 Comuni del barese, nella discarica di Trani. Il combattivo amministratore locale ritiene indispensabile una protesta eclatante per arrestare quella che lui definisce «un infame attacco alla salute dei cittadini» ed ipotizza l'occupazione delle strade per impedire ai mezzi di raggiungere la discarica per depositare la spazzatura che trasportano.
De Noia è perentorio: «E' ora di dire basta. E' ora di farsi rispettare. E' ora di difendere il nostro territorio, prima che sia troppo tardi. Dobbiamo essere tempestivi, prima che accada l'irreparabile come avvenuto per l'ospedale). Se aspettiamo ancora finiremo col farci sommergere dalla spazzatura che Niki Vendola continuerà a dirottare su Trani. Finchè siamo ancora in tempo dobbiamo agire e non accettare supinamente che il nostro territorio sia sommerso dai rifiuti ed il futuro dei nostri figli irrimediabilmente compromesso. Dobbiamo dimostrare di avere gli attributi per difendere la nostra terra e tutelare le generazioni future. E' quanto mai opportuno unire le forze per dimostrare che non accetteremo mai più decisioni calate dall'alto senza un coinvolgimento della nostra comunità, e che, tra l'altro, hanno effetti devastanti sulla nostra salute».
Il consigliere prosegue: «Dobbiamo lanciare un messaggio chiaro e perentorio a chi pensa di fare della nostra città la discarica della Puglia. Credo sia quanto mai improcrastinabile organizzare un presidio per evitare che si continuino a conferire rifiuti nella nostra discarica, occupando le strade per impedire che i mezzi provenienti da ben 16 Comuni del barese possano conferire i loro rifiuti nel nostro territorio. Queste scelte vanno, irrimediabilmente ed inevitabilmente, ad inquinare il nostro territorio con ripercussioni funeste sull'ambiente, che i nostri figli pagheranno a caro prezzo. Dobbiamo darci una mossa».
De Noia, in conclusione, rivolge un appello al sindaco, agli assessori, ai consiglieri comunali, alle associazioni, alle forze politiche e sociali ed ai semplici cittadini «affinchè si sollevi una eclatante protesta popolare e lanciare un segnale forte al governatore della Puglia ed a tutti coloro che pensano di far pagare a Trani ed ai tranesi la propria incapacità amministrativa». «Come dimostra il caso caldaie – dice De Noia - quando si lavora tutti insieme per il conseguimento di un obiettivo comune, il risultato arriva. Questa è un'altra sfida da vincere; un'altra prova che dobbiamo superare se vogliamo preservare la salute dei nostri figli. Mettiamo da parte qualsiasi tipo di divergenza politica e ideologica, uniamo tutte le nostre forze e difendiamo con le unghie e con i denti il nostro territorio prima che sia troppo tardi».
De Noia è perentorio: «E' ora di dire basta. E' ora di farsi rispettare. E' ora di difendere il nostro territorio, prima che sia troppo tardi. Dobbiamo essere tempestivi, prima che accada l'irreparabile come avvenuto per l'ospedale). Se aspettiamo ancora finiremo col farci sommergere dalla spazzatura che Niki Vendola continuerà a dirottare su Trani. Finchè siamo ancora in tempo dobbiamo agire e non accettare supinamente che il nostro territorio sia sommerso dai rifiuti ed il futuro dei nostri figli irrimediabilmente compromesso. Dobbiamo dimostrare di avere gli attributi per difendere la nostra terra e tutelare le generazioni future. E' quanto mai opportuno unire le forze per dimostrare che non accetteremo mai più decisioni calate dall'alto senza un coinvolgimento della nostra comunità, e che, tra l'altro, hanno effetti devastanti sulla nostra salute».
Il consigliere prosegue: «Dobbiamo lanciare un messaggio chiaro e perentorio a chi pensa di fare della nostra città la discarica della Puglia. Credo sia quanto mai improcrastinabile organizzare un presidio per evitare che si continuino a conferire rifiuti nella nostra discarica, occupando le strade per impedire che i mezzi provenienti da ben 16 Comuni del barese possano conferire i loro rifiuti nel nostro territorio. Queste scelte vanno, irrimediabilmente ed inevitabilmente, ad inquinare il nostro territorio con ripercussioni funeste sull'ambiente, che i nostri figli pagheranno a caro prezzo. Dobbiamo darci una mossa».
De Noia, in conclusione, rivolge un appello al sindaco, agli assessori, ai consiglieri comunali, alle associazioni, alle forze politiche e sociali ed ai semplici cittadini «affinchè si sollevi una eclatante protesta popolare e lanciare un segnale forte al governatore della Puglia ed a tutti coloro che pensano di far pagare a Trani ed ai tranesi la propria incapacità amministrativa». «Come dimostra il caso caldaie – dice De Noia - quando si lavora tutti insieme per il conseguimento di un obiettivo comune, il risultato arriva. Questa è un'altra sfida da vincere; un'altra prova che dobbiamo superare se vogliamo preservare la salute dei nostri figli. Mettiamo da parte qualsiasi tipo di divergenza politica e ideologica, uniamo tutte le nostre forze e difendiamo con le unghie e con i denti il nostro territorio prima che sia troppo tardi».