Associazioni
Riunione del piano di zona, la Uildm ignorata
Protesta Gennaro Palmieri: «Non convocarci è stata una grave dimenticanza». La proposta: creare un data base con l'elenco delle associazioni del terzo settore
Trani - venerdì 25 gennaio 2013
19.41
Multa di Spina a parte, l'incontro che si è tenuto in biblioteca sulla riprogrammazione del piano sociale di zona porta con sé un altro elemento di polemica. A contestare i criteri di convocazione al tavolo di concertazione è Gennaro Palmieri, presidente della Uildm. Palmieri in biblioteca ci è stato ugualmente ma senza aver ricevuto nessun invito ufficiale. «Mi sentiranno» aveva detto. E così, a 24 ore di distanza dall'incontro, Palmieri manifesta pubblicamente il disappunto per la mancata chiamata.
«Purtroppo – spiega il presidente dell'associazione – siamo stati completamente dimenticati. Ci vien da pensare che, tra l'assessorato alle politiche sociali del Comune di Trani e l'ufficio del piano di zona non vi sia dialogo: la sensazione che si ha è che ognuno vuole agire per proprio conto. Lecito dunque chiedersi da chi vengano gestiti i settori perché, a nostro avviso, l'assessore per entrambi gli ambiti dovrebbe essere unico».
Palmieri va avanti: «La Uildm vuole capire quale sia stato il metro di scelta delle associazioni del terzo settore da invitare e per quale motivo la nostra sia stata esclusa. Forse la nostra associazione è considerata scomoda? Non ci venissero a dire che si sia trattato di una mera dimenticanza o che la Uildm non sia iscritta all'albo comunale delle associazioni perché così non è, come dimostrano le documentazioni che siamo tenuti a presentare ogni fine anno per mantenere i requisiti di permanenza all'albo. E' un fatto grave dimenticare un'associazione provinciale, nonchè ramificazione di una nazionale, che conta ad oggi, tra soci e simpatizzanti, circa 400 persone tra cui diversi amministratori della nostra città. E' mai possibile che non esista un database con le associazioni di volontariato regolarmente iscritte nel registro comunale e regionale? Se manca, siamo pronti, fin da ora, a fornire all'amministrazione la massima disponibilità, completamente a titolo gratuito, così da evitare in futuro altre figuracce».
«Purtroppo – spiega il presidente dell'associazione – siamo stati completamente dimenticati. Ci vien da pensare che, tra l'assessorato alle politiche sociali del Comune di Trani e l'ufficio del piano di zona non vi sia dialogo: la sensazione che si ha è che ognuno vuole agire per proprio conto. Lecito dunque chiedersi da chi vengano gestiti i settori perché, a nostro avviso, l'assessore per entrambi gli ambiti dovrebbe essere unico».
Palmieri va avanti: «La Uildm vuole capire quale sia stato il metro di scelta delle associazioni del terzo settore da invitare e per quale motivo la nostra sia stata esclusa. Forse la nostra associazione è considerata scomoda? Non ci venissero a dire che si sia trattato di una mera dimenticanza o che la Uildm non sia iscritta all'albo comunale delle associazioni perché così non è, come dimostrano le documentazioni che siamo tenuti a presentare ogni fine anno per mantenere i requisiti di permanenza all'albo. E' un fatto grave dimenticare un'associazione provinciale, nonchè ramificazione di una nazionale, che conta ad oggi, tra soci e simpatizzanti, circa 400 persone tra cui diversi amministratori della nostra città. E' mai possibile che non esista un database con le associazioni di volontariato regolarmente iscritte nel registro comunale e regionale? Se manca, siamo pronti, fin da ora, a fornire all'amministrazione la massima disponibilità, completamente a titolo gratuito, così da evitare in futuro altre figuracce».