Cronaca
Ruba il libretto ad un anziano ma viene bloccata in Posta, nei guai una nomade
Intrufolatasi in casa dell'uomo gli aveva sottratto documenti e borsello con la pensione
Trani - lunedì 4 agosto 2014
14.48
Nei giorni scorsi, gli uomini del Commissariato di Polizia di Stato di Trani, hanno deferito in stato di libertà una nomade, senza fissa dimora, per furto aggravato, tentata truffa aggravata, falso materiale e false dichiarazioni sull'identità personale.
Il 28 luglio, la donna s'intrufolava all'interno di un locale di un anziano signore e gli chiedeva di regalarle un euro. Questo l'accontentava, ma questa con insistenza gli chiedeva anche il permesso di utilizzare il bagno che l'uomo concedeva. Poco dopo l'uomo si è accorto del furto del suo borsello, contenente i suoi documenti d'identità e l'intera pensione. Qualche giorno dopo, la donna si recava presso l'Ufficio Postale Centrale, ove chiedeva di poter essere delegata al ritiro della pensione del proprio "nonno", mostrando la fotocopia di una carta d'identità, palesemente contraffatta, intestata ad una donna che aveva lo stesso cognome e la stessa residenza della vittima, una delega per il ritiro della pensione, risultata anch'essa falsa, e i documenti sottratti al pensionato.
Gli impiegati dell'Ufficio Postale, insospettiti, chiedevano l'intervento degli uomini del locale Commissariato di Polizia di Stato, che, giunti sul posto, bloccavano la donna e la conducevano in Commissariato. Dalle impronte digitali si risaliva alle generalità esatte dell'indagata, e che era gravata già da un precedente di Polizia specifico.
Il 28 luglio, la donna s'intrufolava all'interno di un locale di un anziano signore e gli chiedeva di regalarle un euro. Questo l'accontentava, ma questa con insistenza gli chiedeva anche il permesso di utilizzare il bagno che l'uomo concedeva. Poco dopo l'uomo si è accorto del furto del suo borsello, contenente i suoi documenti d'identità e l'intera pensione. Qualche giorno dopo, la donna si recava presso l'Ufficio Postale Centrale, ove chiedeva di poter essere delegata al ritiro della pensione del proprio "nonno", mostrando la fotocopia di una carta d'identità, palesemente contraffatta, intestata ad una donna che aveva lo stesso cognome e la stessa residenza della vittima, una delega per il ritiro della pensione, risultata anch'essa falsa, e i documenti sottratti al pensionato.
Gli impiegati dell'Ufficio Postale, insospettiti, chiedevano l'intervento degli uomini del locale Commissariato di Polizia di Stato, che, giunti sul posto, bloccavano la donna e la conducevano in Commissariato. Dalle impronte digitali si risaliva alle generalità esatte dell'indagata, e che era gravata già da un precedente di Polizia specifico.