
Politica
Servizio di igiene urbana, il Consiglio comunale approva il Pef
Provvedimento licenziato nonostante i dubbi delle opposizioni
Trani - lunedì 3 aprile 2017
11.56
Il Consiglio Comunale è oggi ripreso in secondo convocazione con 20 presenti al secondo appello (al primo erano solo 10). Assente ancora il sindaco Amedeo Bottaro per motivi personali. Il presidente Fabrizio Ferrante, in apertura di seduta, ha annunciato che il Consiglio sarebbe dovuto ripartire dalla votazione del Pef 2017 relativamente al servizio d'igiene urbana.
La seduta è entrata nel vivo con una mozione d'ordine proposta dal consigliere di Trani a Capo, Aldo Procacci. Secondo il consigliere quel punto all'ordine del giorno sarebbe stato infruttuoso e non si sarebbe più dovuto votare. Ne sarebbe derivato che anche il Dup e tariffe Tari non potessero essere più oggetto di discussione e votazione. Emanuele Tomasicchio (Fratelli d'Italia) era della stessa idea. «Non si può venire in consiglio e trattare punti già posti in votazione la scorsa volta», ha detto. «La continua arroganza con cui si vuole scavalcare disposizioni di legge deve finire». La seconda convocazione, secondo quanto spiegato dal consigliere, può riguardare solo punti all'ordine del giorno che non sono stati ancora trattati. Nicola Ventura (Pd) ha precisato che «il regolamento fa riferimento alla trattazione che nella scorsa volta non è stata ancora conclusa». «Preannuncio che è intenzione della maggioranza procedere alla votazione di quel punto all'ordine del giorno perché in perfetta coerenza con quando già fatto nella precedente seduta», ha detto. Secomdo Pasquale De Toma (Fi) «se fosse così, potremmo votare mille volte uno stesso provvedimento». Tomasicchio ha risposto che «se il punto era stato posto in votazione vuol dire che la trattazione era stata già conclusa». La questione secondo Tomasicchio è che nella scorsa seduta non era stato raggiunto il quorum costitutivo. La mozione è stata respinta con 12 contrari e il provvedimento approvato con gli stessi voti.
La seduta è entrata nel vivo con una mozione d'ordine proposta dal consigliere di Trani a Capo, Aldo Procacci. Secondo il consigliere quel punto all'ordine del giorno sarebbe stato infruttuoso e non si sarebbe più dovuto votare. Ne sarebbe derivato che anche il Dup e tariffe Tari non potessero essere più oggetto di discussione e votazione. Emanuele Tomasicchio (Fratelli d'Italia) era della stessa idea. «Non si può venire in consiglio e trattare punti già posti in votazione la scorsa volta», ha detto. «La continua arroganza con cui si vuole scavalcare disposizioni di legge deve finire». La seconda convocazione, secondo quanto spiegato dal consigliere, può riguardare solo punti all'ordine del giorno che non sono stati ancora trattati. Nicola Ventura (Pd) ha precisato che «il regolamento fa riferimento alla trattazione che nella scorsa volta non è stata ancora conclusa». «Preannuncio che è intenzione della maggioranza procedere alla votazione di quel punto all'ordine del giorno perché in perfetta coerenza con quando già fatto nella precedente seduta», ha detto. Secomdo Pasquale De Toma (Fi) «se fosse così, potremmo votare mille volte uno stesso provvedimento». Tomasicchio ha risposto che «se il punto era stato posto in votazione vuol dire che la trattazione era stata già conclusa». La questione secondo Tomasicchio è che nella scorsa seduta non era stato raggiunto il quorum costitutivo. La mozione è stata respinta con 12 contrari e il provvedimento approvato con gli stessi voti.
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