Pescatore
Pescatore
Territorio

Si allarga da Pesaro a Bari il fermo biologico della pesca

Coldiretti: «Il provvedimento non tiene conto dei periodi riproduttivi delle specie ittiche»

Si allarga al tratto di costa da Pesaro a Bari per 43 giorni il fermo biologico della pesca che porta al blocco delle attività della flotta da pesca italiana a tutto l'Adriatico quindi con inevitabili ripercussioni anche per i pescatori tranesi. Il provvedimento viene imposto in un momento difficile per le marinerie, le quali negli ultimi 30 anni hanno perso il 35 per cento delle imbarcazioni e 18.000 posti di lavoro, mentre si è progressivamente ridotto il grado di autoapprovvigionamento del pescato. Il blocco delle attività in Adriatico terminerà il 6 settembre nel tratto da Trieste a Rimini e il 27 settembre nel tratto da Pesaro a Bari.

«Con il fermo pesca aumenta il rischio - denuncia Gianni Cantele, Presidente di Coldiretti Puglia - di ritrovarsi nel piatto per grigliate e fritture prodotto straniero o congelato. Il settore soffre la concorrenza sleale del prodotto importato dall'estero e spacciato come italiano, soprattutto nella ristorazione, grazie all'assenza dell'obbligo di etichettatura dell'origine. Ad oggi infatti l'unico strumento per invertire la crescente dipendenza italiana dall'importazione, che ha superato il 76 per cento è rappresentato dall'acquacoltura, che invece viene penalizzata dalla mancanza di certezze e da una grave assenza di norme che ne consentano lo sviluppo».

Del resto l'attuale format del fermo pesca, inaugurato esattamente 30 anni fa ha ampiamente dimostrato - denuncia Coldiretti Impresapesca - di essere inadeguato, poiché non tiene conto del fatto che solo alcune specie ittiche si riproducono in questo periodo, mentre per la maggior parte delle altre si verifica in date differenti durante il resto dell'anno. Da qui la proposta di Coldiretti Impresapesca di differenziare il blocco delle attività a seconda delle specie, mentre le imprese ittiche potrebbero scegliere ciascuna quando fermarsi in un periodo compreso tra il 1° luglio e il 30 ottobre.

«Una crisi quella del settore ittico, che si trascina da 30 anni - rileva Angelo Corsetti, Direttore di Coldiretti Puglia - che ha causato la perdita del 35% dei posti lavoro e la chiusura del 32% delle imprese, una "rotta persa" da tempo dal settore con una governance debole ed incapace di gestire una politica di ripresa. Un mercato, quello del consumo del pesce, che aumenta, ma sempre più in mano alle importazioni. La produzione ittica derivante dall'attività della pesca è da anni in calo e quella dell'acquacoltura resta stabile, non riuscendo a compensare i vuoti di mercato creati dell'attività tradizionale di cattura. Una rinascita che passa per il mercato, e sulla quale Coldiretti sta cercando di impegnarsi a fondo, facendo partire iniziative che hanno come obiettivo la semplificazione, il mercato e la tracciabilità».

Di assoluto rilievo i numeri del settore in Puglia, il cui valore economico è pari all'1% del PIL pugliese e arriva fino al 3,5% se si considera l'intero indotto, conta 1500 imbarcazioni, 5000 addetti, 10 impianti di acquacoltura e mitilicoltura. Le aree vocate sono prioritariamente Manfredonia, Molfetta, sud Barese, Salento, dove il pescato più importante è costituito da gamberi, scampi, merluzzi.

Per effettuare acquisti di qualità al giusto prezzo il consiglio di Coldiretti Impresapesca è, dunque, di verificare sul bancone l'etichetta, che per legge deve prevedere l'area di pesca (Gsa). Le provenienze da preferire sono quelle dalle Gsa 9 (Mar Ligure e Tirreno), 10 (Tirreno centro meridionale), 11 (mari di Sardegna), 16 (coste meridionali della Sicilia), 17 (Adriatico settentrionale), 18 (Adriatico meridionale), 19 (Jonio occidentale), oltre che dalle attigue 7 (Golfo del Leon), 8 (Corsica) e 15 (Malta).
  • Pesca
Altri contenuti a tema
Promozione dei prodotti ittici a km zero, Di  Leo: «Approfittiamo dei contributi straordinari» Promozione dei prodotti ittici a km zero, Di Leo: «Approfittiamo dei contributi straordinari» Il capogruppo della Lega segnala l’avviso pubblico per contributi straordinari
Avevano 11 kg di datteri di mare nascosti nelle bombole per immersione: due individui denunciati a piede libero Avevano 11 kg di datteri di mare nascosti nelle bombole per immersione: due individui denunciati a piede libero L'operazione dell'Ufficio Locale Marittimo - Guardia Costiera di Trani
Pesca di frodo, sorprese tre persone di Trani con 5000 ricci di mare Pesca di frodo, sorprese tre persone di Trani con 5000 ricci di mare Il fatto è accaduto nel Comune di Santa Marinella
Finanziamenti per la piccola pesca, il Comune di Trani partecipa al bando regionale Finanziamenti per la piccola pesca, il Comune di Trani partecipa al bando regionale Con le risorse l'acquisto di banchi amovibili per la creazione del mercato ittico
Pescatori di Trani in rivolta, richiesta la revisione delle stringenti norme comunitarie Pescatori di Trani in rivolta, richiesta la revisione delle stringenti norme comunitarie L'Amministrazione a fianco dei lavoratori per instaurare un dialogo con le istituzioni
Commercio del pesce sul porto di Trani, scattano le sanzioni Commercio del pesce sul porto di Trani, scattano le sanzioni L’operazione della Guardia Costiera volta a contrastare illeciti connessi alla filiera
Fermo pesca, boom di importazioni dall'estero Fermo pesca, boom di importazioni dall'estero Coldiretti Puglia: «Frodi in agguato»
Pubblicato il bando del Gal Ponte Lama, finanziamenti per la vendita diretta nel settore privato della pesca Pubblicato il bando del Gal Ponte Lama, finanziamenti per la vendita diretta nel settore privato della pesca Le domande entro l'8 aprile 2019
© 2001-2024 TraniViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
TraniViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.