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Strada Andria-Trani, lavori a rilento: alcuni proprietari non cedono

Tante difficoltà e ipotesi di variante: via il ponte per una rotatoria

Gli operai sono al lavoro assieme alle ruspe individuate dalla ditta Matarrese srl aggiudicataria dell'appalto da oltre 20 milioni di euro per raddoppiare circa 9 chilometri di strada provinciale, quella indicata con il numero "uno" all'atto di nascita della BAT, quella che purtroppo è tristemente nota come la "strada della morte". Si tratta della "Andria-Trani", il cui raddoppio e la messa in sicurezza, dovranno necessariamente esser conclusi entro il 31 dicembre 2015 per non perdere il cospicuo finanziamento europeo. Gli uffici tecnici regionali ed in particolare quelli provinciali con il dirigente, Ing. Mario Maggio, sono alacremente al lavoro per seguire passo passo l'evoluzione dei lavori che, tuttavia, sembrano andare ancora a rilento. La conclusione della bonifica bellica in profondità è attesa nei prossimi giorni e si è già cominciato a lavorare nei pressi del semaforo di metà strada per la realizzazione delle complanari. Opera propedeutica per poter poi concentrarsi sul raddoppio vero e proprio con spartitraffico della sede stradale principale.

Ma tante restano le difficoltà di un'opera che a tutti serve ma a molti non sembra piacere: dall'ultima interlocuzione con l'ufficio tecnico, infatti, sembrano esserci particolari ostacoli da parte di alcuni proprietari di aziende ricadenti sul tracciato che non hanno alcuna intenzione di arretrare le recinzioni delle proprie ditte, nonostante la Provincia abbia già provveduto nei mesi scorsi a saldare cospicuamente gli espropri dei terreni arrivati a costare, da un previsionale di circa 2 milioni di euro, ad oltre 9 milioni di euro. In modo bonario l'ente sta cercando di adoperarsi affinchè si accelerino le operazioni di arretramento dei muretti e delle recinzioni ma resta in piedi l'ipotesi di rivolgersi alle forze dell'ordine per obbligare i proprietari a mettersi in regola. Tutti gli espropri, infatti, sono stati liquidati e non vi sono state altre opposizioni. Ma le difficoltà non sono solo queste: sembra esserci anche una problematica relativa al ponte, previsto dal progetto iniziale, che dovrebbe esser costruito all'altezza dell'attuale impianto semaforico di metà strada.

Sembrerebbero esser necessarie, infatti, degli ulteriori interventi in termini di salvaguardia ambientale che andrebbero ad aumentare il costo del progetto redatto circa 10 anni fa, di diverse centinaia di migliaia di euro. La questione è al vaglio dell'azienda appaltatrice oltre che degli uffici tecnici che, per ovviare al problema, potrebbero anche decidere di realizzare una variante con una grande rotatoria per canalizzare il traffico veicolare e smistarlo nelle complanari senza la realizzazione del ponte. Questo, porterebbe ad un'eventuale minor aggravio in termini economici con un conseguente risparmio rispetto al progetto iniziale. Ad ora, tuttavia, non vi è nulla di ufficiale ed il progetto resta quello approvato e per ben due volte già presentato in maniera ufficiale. La Strada "Andria-Trani", tuttavia, resta una di quelle opere essenziali per la comunità, visti anche già i due decessi di inizio 2015, e visto il tributo di vittime che da oltre trent'anni quella strada continua a mietere. La speranza è che il buon senso, aldilà della burocrazia, prenda il sopravvento sugli interessi personali e singoli.
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