
Vita di città
Strisce blu, minacciata una class action davanti al tar
La Bussola: «Non garantito un ugual numero di parcheggi gratuiti». L'associazione, composta in gran parte da avvocati, sembra voler far sul serio
Trani - sabato 14 maggio 2011
14.27
Gianni Loconte, presidente dell'associazione tranese La Bussola, non va per il sottile: «Stiamo pensando seriamente di proporre davanti al tribunale amministrativo regionale una class action per contestare i parcheggi a pagamento della città di Trani». Al momento è solo una ipotesi da non escludere, ma il direttivo dell'associazione, composta in gran parte da avvocati, sembra voler far sul serio. Nel corso della conferenza stampa organizzata in un locale di piazza Trieste, si battono i pugni sul tavolo. «La giunta comunale di Trani ha approvato una delibera discutibilissima a cominciare dal fatto che si da per scontata l'installazione di 35 parcometri dei quali non si ha alcuna notizia» tuona il portavoce, Tony Giannetti.
Ad Antonio Loconte spetta invece il compito di illustare le criticità evidenziate: «Il Comune – spiega – non ha garantito, così come prevede la legge, un ugual numero di parcheggi gratuiti e soprattutto non ha stabilito correttamente la destinazione dei proventi. Le tariffe e le modalità studiate penalizzeranno tutti: commercianti, dipendenti e residenti saranno costretti ad abbonarsi senza la certezza di trovare il posto. Non è giusto».
Antonello Scarimbolo sottolinea invece come «provvedimenti di questi portata andrebbero concertati con i cittadini. Molti non sanno e non hanno compreso cosa accadrà a Trani da qui a breve. All'amministrazione suggeriamo di ascoltare la gente e rivedere le modalità di pagamento. La nostra associazione intanto è pronta a ricevere osservazioni e lamentele».
Ad Antonio Loconte spetta invece il compito di illustare le criticità evidenziate: «Il Comune – spiega – non ha garantito, così come prevede la legge, un ugual numero di parcheggi gratuiti e soprattutto non ha stabilito correttamente la destinazione dei proventi. Le tariffe e le modalità studiate penalizzeranno tutti: commercianti, dipendenti e residenti saranno costretti ad abbonarsi senza la certezza di trovare il posto. Non è giusto».
Antonello Scarimbolo sottolinea invece come «provvedimenti di questi portata andrebbero concertati con i cittadini. Molti non sanno e non hanno compreso cosa accadrà a Trani da qui a breve. All'amministrazione suggeriamo di ascoltare la gente e rivedere le modalità di pagamento. La nostra associazione intanto è pronta a ricevere osservazioni e lamentele».


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