
Territorio
Trani, Elgasud fa le valigie e si trasferisce a Brindisi
De Toma, presidente Amet: «Contestiamo questa scelta». La notizie era nell'aria da diversi mesi
Trani - venerdì 8 aprile 2011
Elgasud fa le valigie e si trasferisce a Brindisi. La notizie era nell'aria da diversi mesi ed è stata comunicata ad Amet (proprietaria dell'immobile di via Montegrappa) con un verbale nel quale i vertici della società impegnata nel mercato energetico pugliese (costituita alla fine del 2006 da Acea Electrabel e Pugliaenergy, quest'ultima costituita da Amgas Spa Bari con una quota del 35 per cento e Amet Trani col 30 per cento) hanno informato l'azienda tranese dell'apertura di una nuova sede nel capoluogo brindisino. In realtà si tratta di un addio a Trani a tutti gli effetti.
Il presidente di Amet, Ninni De Toma, non ci sta ed ha comunicato di aver chiesto a Pugliaenergy un intervento: «Ci siamo opposti a questo trasferimento, perché di trasferimento si tratta seppur camuffato da una semplice comunicazione di apertura di nuova sede. Secondo noi questa decisione è illegittima».
Leggittima o meno, la smobilitazione di Elgasud è cosa fatta. Tutti a Brindisi, città natale di Cosimo Turi, amministrazione delegato e direttore commerciale di Elgasud. A lui, la nostra redazione ha più volte chiesto un incontro per un'intervista. Dopo tre tentativi (nel mese di febbraio) abbiamo desistito.
Non ci resta che fare una considerazione a morale di tutta questa storia: per fortuna è andato a vuoto il tentativo di golpe da parte di Acea Electrabel, che voleva acquisire, tramite Elgasud, il ramo d'azienda dei clienti domestici di Trani, oltre che di Bari come già fatto per altre realtà tipo Umbria Energy o Voghera Energia. Il Consiglio comunale di Bari lo ha capito subito, decidendo a gennaio del 2010 di disfarsi della società dell'energia elettrica fortemente voluta quattro anni fa dal sindaco di Bari Emiliano e dall'ex collega di Roma, Veltroni. A Trani la delibera di Consiglio per la cessione del ramo d'azienda (rinviata a più riprese ed in sospeso da mesi) dovrebbe a questo punto essere definitivamente bocciata o ritirata.
Il presidente di Amet, Ninni De Toma, non ci sta ed ha comunicato di aver chiesto a Pugliaenergy un intervento: «Ci siamo opposti a questo trasferimento, perché di trasferimento si tratta seppur camuffato da una semplice comunicazione di apertura di nuova sede. Secondo noi questa decisione è illegittima».
Leggittima o meno, la smobilitazione di Elgasud è cosa fatta. Tutti a Brindisi, città natale di Cosimo Turi, amministrazione delegato e direttore commerciale di Elgasud. A lui, la nostra redazione ha più volte chiesto un incontro per un'intervista. Dopo tre tentativi (nel mese di febbraio) abbiamo desistito.
Non ci resta che fare una considerazione a morale di tutta questa storia: per fortuna è andato a vuoto il tentativo di golpe da parte di Acea Electrabel, che voleva acquisire, tramite Elgasud, il ramo d'azienda dei clienti domestici di Trani, oltre che di Bari come già fatto per altre realtà tipo Umbria Energy o Voghera Energia. Il Consiglio comunale di Bari lo ha capito subito, decidendo a gennaio del 2010 di disfarsi della società dell'energia elettrica fortemente voluta quattro anni fa dal sindaco di Bari Emiliano e dall'ex collega di Roma, Veltroni. A Trani la delibera di Consiglio per la cessione del ramo d'azienda (rinviata a più riprese ed in sospeso da mesi) dovrebbe a questo punto essere definitivamente bocciata o ritirata.