Vita di città
Trani, si vende una ex sinagoga: ora è un deposito
Nei secoli è stata dedicata a Santa Maria De Cara, a San Francesco Saverio e San Leonardo. Le Clarisse lo cedettero ad un privato per 550mila lire
Trani - domenica 4 settembre 2011
07.00
A Trani si vende nel quartiere ebraico una ex sinagoga. Il cartello dell'agenzia pubblicitaria Remax, affisso sul portone d'ingresso, al civico 38 di vico Morola, non è fuorviante né messo fuori posto. Il locale in vendita è proprio quello ed appartiene ad un privato che lo ha acquistato nel 1966 per 550mila lire dell'epoca dalla comunità delle suore Clarisse di San Giovanni. Da quel giorno, il locale (sconsacrato) è stato utilizzato a deposito ma ha alle spalle una storia secolare come testimonia anche l'altro cartello (turistico) apposto di fianco.
Di fattura duecentesca, ai tempi di Federico II questa sinagoga e quella di San Pietro martire (poco distante) erano considerate le più piccole delle quattro sinagoghe appartententi alla colonia ebraica presente sul territorio di Trani. Dedicata nei secoli successivi prima a Santa Maria De Cara, poi a San Francesco Saverio e infine a San Leonardo, nel tempo subì dei danneggiamenti anche esterni. Una vasca di purificazione (secondo le usanze ebraiche) e due lapidi datate 1741 e 1754 raccontano parte della sua storia. Questo luogo sacro entrò poi nelle disponibilità della comunità delle suore Clarisse di San Giovanni che utilizzarono il locale come cappella del Monastero di via Leopardi. Successivamente, nel 1966, avvenne la vendita per 550mila lire ad un privato. Il locale, sconsacrato, è stato utilizzato per oltre cinquant'anni come deposito. Adesso è in vendita.
In occasione della giornata europea della cultura ebraica abbiamo voluto raccontare questa storia, scoperta per caso (grazie ad una segnalazione di un nostro lettore) con la speranza che qualcuno possa realmente intervenire per recuperare e valorizzare un luogo di gran valore come dimostrano le foto raccolte dal sito dell'agenzia che si occupa della vendita.
Di fattura duecentesca, ai tempi di Federico II questa sinagoga e quella di San Pietro martire (poco distante) erano considerate le più piccole delle quattro sinagoghe appartententi alla colonia ebraica presente sul territorio di Trani. Dedicata nei secoli successivi prima a Santa Maria De Cara, poi a San Francesco Saverio e infine a San Leonardo, nel tempo subì dei danneggiamenti anche esterni. Una vasca di purificazione (secondo le usanze ebraiche) e due lapidi datate 1741 e 1754 raccontano parte della sua storia. Questo luogo sacro entrò poi nelle disponibilità della comunità delle suore Clarisse di San Giovanni che utilizzarono il locale come cappella del Monastero di via Leopardi. Successivamente, nel 1966, avvenne la vendita per 550mila lire ad un privato. Il locale, sconsacrato, è stato utilizzato per oltre cinquant'anni come deposito. Adesso è in vendita.
In occasione della giornata europea della cultura ebraica abbiamo voluto raccontare questa storia, scoperta per caso (grazie ad una segnalazione di un nostro lettore) con la speranza che qualcuno possa realmente intervenire per recuperare e valorizzare un luogo di gran valore come dimostrano le foto raccolte dal sito dell'agenzia che si occupa della vendita.