.jpg)
Vita di città
Trani, tempi duri per gli ammalati oncologici
Solo un’unità in servizio. Le scuse ai pazienti del responsabile medico. «Il 31 dicembre, è scaduto il rapporto di lavoro di due dottori»
Trani - venerdì 14 gennaio 2011
14.10
Tempi duri a Trani per gli ammalati con patologie oncologiche. Una sola unità medica deve far fronte ai numerosi pazienti dopo che il 31 dicembre è scaduto il rapporto di lavoro con due medici (Leonardo Mastromauro e Silvana Dammacco). La direzione sanitaria non è ancora intervenuta per risolvere il probema. Il primo a rendersi conto del grave disagio è stato Domenico Santorsola, responsabile del reparto, che ha scritto ai suoi pazienti per scusarsi. Ecco di seguito il testo della lettera:
Chiedo scusa a tutti coloro che nei prossimi giorni si rivolgeranno al nostro ambulatorio per ricevere assistenza diagnostica e terapeutica relativa a patologie oncologiche. Chiedo scusa perché gli appuntamenti previsti potranno subire ritardi e/o cancellazioni, i tempi di attesa per le prestazioni giornaliere potrebbero allungarsi, il sovraccarico lavorativo potrebbe determinare atteggiamenti di apparente intolleranza da parte del personale medico e paramedico. Il 31 dicembre 2010, è scaduto il rapporto di lavoro dei dottori Mastromauro e Dammacco. Abbiamo chiesto un incontro con il direttore generale ma, nell'attesa, una sola unità medica non può assicurare una adeguata assistenza ai molti pazienti afferenti alle tre prestazioni di lavoro (ematologia, unità operativa dipartimentale di Trani, ambulatorio di onco-ematologia di Bisceglie), specie in occasione di ferie, incontri scientifici o possibili malattie. Al solo fine di evitare carenze assistenziali e danni iatrogeni, è necessario riorganizzare le attività della nostra struttura: assistenza diagnostica e terapeutica a pazienti ematologici, onco-ematologici ed oncologici, programmi di terapia per pazienti con patologie rare (sindorme di Gaucher, sclerodermia, ecc.) assistenza in day hospital a pazienti affetti da emoglobinopatie, chemioterapie per patologie non oncologiche (sclerosi multipla, malattie autoimmuni, ecc.), iperferritinemie, terapia del dolore, gestione di cateteri venosi, ecc.
Pertanto, i pazienti che afferiscono per la prima volta saranno inquadrati in fasce di rischio e quelli che presentano maggior necessità assistenziali e che devono praticare protocolli particolarmente aggressivi saranno invitati a rivolgersi ad altre strutture. Ai pazienti fragili, già in carico all'ambulatorio, sarà chiesto di rivolgersi ad altre strutture mentre i pazienti con minori fattori di rischio potranno scegliere se rivolgersi ad altre strutture e accettare gli eventuali disservizi che potranno verificarsi. L'ambulatorio di Bisceglie sarà ridimensionato ed i pazienti sino ad ora assistiti in quella struttura saranno inviati presso la sede di Trani (compatibilmente con la disponibilità di posti letto) o presso altre strutture.
Il day hospital per le emoglobinopatie potrebbe essere riaffidato alla struttura complessa di ematologia. Non saranno più accettati pazienti che necessitano di terapie non ematologiche e/o oncologiche. Per le attività occasionali sarà di volta in volta assunta la decisione più adeguata. Per tutte quelle sino ad ora dette io ed i miei collaboratori chiediamo scusa anche se non è colpa nostra. Ovviamente speriamo che la direzione aziendale possa riconsiderare la questione e trovare la soluzione più adeguata per assicurare la continuità assistenziale e per evitare che colleghi degni di stima umana e professionale rimangano senza lavoro. Altrettanto ovviamente saranno ben accetti i consigli e gli interventi che a tal fine gli utenti ci potranno suggerire.
Chiedo scusa a tutti coloro che nei prossimi giorni si rivolgeranno al nostro ambulatorio per ricevere assistenza diagnostica e terapeutica relativa a patologie oncologiche. Chiedo scusa perché gli appuntamenti previsti potranno subire ritardi e/o cancellazioni, i tempi di attesa per le prestazioni giornaliere potrebbero allungarsi, il sovraccarico lavorativo potrebbe determinare atteggiamenti di apparente intolleranza da parte del personale medico e paramedico. Il 31 dicembre 2010, è scaduto il rapporto di lavoro dei dottori Mastromauro e Dammacco. Abbiamo chiesto un incontro con il direttore generale ma, nell'attesa, una sola unità medica non può assicurare una adeguata assistenza ai molti pazienti afferenti alle tre prestazioni di lavoro (ematologia, unità operativa dipartimentale di Trani, ambulatorio di onco-ematologia di Bisceglie), specie in occasione di ferie, incontri scientifici o possibili malattie. Al solo fine di evitare carenze assistenziali e danni iatrogeni, è necessario riorganizzare le attività della nostra struttura: assistenza diagnostica e terapeutica a pazienti ematologici, onco-ematologici ed oncologici, programmi di terapia per pazienti con patologie rare (sindorme di Gaucher, sclerodermia, ecc.) assistenza in day hospital a pazienti affetti da emoglobinopatie, chemioterapie per patologie non oncologiche (sclerosi multipla, malattie autoimmuni, ecc.), iperferritinemie, terapia del dolore, gestione di cateteri venosi, ecc.
Pertanto, i pazienti che afferiscono per la prima volta saranno inquadrati in fasce di rischio e quelli che presentano maggior necessità assistenziali e che devono praticare protocolli particolarmente aggressivi saranno invitati a rivolgersi ad altre strutture. Ai pazienti fragili, già in carico all'ambulatorio, sarà chiesto di rivolgersi ad altre strutture mentre i pazienti con minori fattori di rischio potranno scegliere se rivolgersi ad altre strutture e accettare gli eventuali disservizi che potranno verificarsi. L'ambulatorio di Bisceglie sarà ridimensionato ed i pazienti sino ad ora assistiti in quella struttura saranno inviati presso la sede di Trani (compatibilmente con la disponibilità di posti letto) o presso altre strutture.
Il day hospital per le emoglobinopatie potrebbe essere riaffidato alla struttura complessa di ematologia. Non saranno più accettati pazienti che necessitano di terapie non ematologiche e/o oncologiche. Per le attività occasionali sarà di volta in volta assunta la decisione più adeguata. Per tutte quelle sino ad ora dette io ed i miei collaboratori chiediamo scusa anche se non è colpa nostra. Ovviamente speriamo che la direzione aziendale possa riconsiderare la questione e trovare la soluzione più adeguata per assicurare la continuità assistenziale e per evitare che colleghi degni di stima umana e professionale rimangano senza lavoro. Altrettanto ovviamente saranno ben accetti i consigli e gli interventi che a tal fine gli utenti ci potranno suggerire.
Ricevi aggiornamenti e contenuti da Trani 




j.jpg)



j.jpg)