Territorio
Uffici giudiziari, valzer di sedi e di reazioni
Corrado su Facebook: «Chiusure dannose. Questa operazione ci costerà non meno di 650mila euro». E Tortosa (Udc) torna a chiedere un’accelerazione per la cittadella
Trani - martedì 3 settembre 2013
8.31
Fra pochi giorni avrà inizio a Trani il valzer delle sedi degli uffici giudiziari. E mentre Barletta continua a protestare per la chiusura delle sue sedi, Giuseppe Tortosa (Udc) porge la sua solidarietà ai Comuni privati degli uffici, prefigurando uno scenario di grandi difficoltà in città.
«Già ad aprile – scrive Tortosa – avevo evidenziato che ci sarebbe stata la nuova organizzazione dei tribunali e delle procure. Certo, ora dobbiamo fare in fretta per offrire locali idonei vista la scadenza del 13 settembre ma non per questo con servizi inefficienti, in primis i parcheggi. Sarebbe stato opportuno affrontare questa situazione in tempi adeguati senza dover rincorrere l'emergenza. Rinnovo l'invito all'amministrazione: bisogna iniziare a lavorare seriamente sul progetto della cittadella giudiziaria».
Molto scettico sulla riorganizzazione delle sedi del tribunale è anche il consigliere comunale Beppe Corrado (Pdl): «La chiusura delle sedi distaccate – scrive su Facebook - è l'emblema del fallimento della politica italiana. Una scelta scellerata e miope che oltre a produrre disagi ai cittadini non serve neanche a far diminuire costi. Basta pensare che al Comune di Trani e quindi ai tranesi questa operazione costerà non meno di 650 mila euro solo per adeguamento delle strutture dei nuovi uffici, senza considerare il disagio dei cittadini degli addetti ai lavori. Altro che risparmio ed efficienza. Sono al fianco degli amici di Barletta in questa protesta».
«Già ad aprile – scrive Tortosa – avevo evidenziato che ci sarebbe stata la nuova organizzazione dei tribunali e delle procure. Certo, ora dobbiamo fare in fretta per offrire locali idonei vista la scadenza del 13 settembre ma non per questo con servizi inefficienti, in primis i parcheggi. Sarebbe stato opportuno affrontare questa situazione in tempi adeguati senza dover rincorrere l'emergenza. Rinnovo l'invito all'amministrazione: bisogna iniziare a lavorare seriamente sul progetto della cittadella giudiziaria».
Molto scettico sulla riorganizzazione delle sedi del tribunale è anche il consigliere comunale Beppe Corrado (Pdl): «La chiusura delle sedi distaccate – scrive su Facebook - è l'emblema del fallimento della politica italiana. Una scelta scellerata e miope che oltre a produrre disagi ai cittadini non serve neanche a far diminuire costi. Basta pensare che al Comune di Trani e quindi ai tranesi questa operazione costerà non meno di 650 mila euro solo per adeguamento delle strutture dei nuovi uffici, senza considerare il disagio dei cittadini degli addetti ai lavori. Altro che risparmio ed efficienza. Sono al fianco degli amici di Barletta in questa protesta».