L'anno che se ne va della Vigor Trani fra alti e bassi

Il 2015 è stato un anno vissuto sulle montagne russe dalla Vigor che nel corso dei 12 mesi ha attraversato momenti profondamente opposti. L'anno che sta per concludersi ha avuto inizio con la prima giornata di ritorno dello scorso campionato di Eccellenza: un pareggio a reti bianche ad Ostuni che genera più di qualche rammarico visto il penalty fallito da Manzari. Le trasferte si rivelano più ostiche del previsto ed infatti i biancazzurri raccolgono un punto sull'inzuppato terreno del Sudest Locorotondo per poi essere clamorosamente sconfitti a Galatina contro il fanalino di coda del torneo. Le occasioni di riscatto, tuttavia, sono fornite dagli incontri casalinghi in cui i ragazzi di Costantino non deludono le aspettative: il Castellaneta ed il Novoli vengono superati grazie ai guizzi di Manzari e Cannone mentre l'unico intoppo è costituito dal sentitissimo e "stregato" derby contro il Molfetta che espugna il Comunale con un secco 2-0, propiziato da alcuni lapalissiani errori difensivi, che rappresenta l'unica sconfitta interna dell'annata 2014-15.

La crisi di febbraio (tre sconfitte di fila) consente a Virtus Francavilla e Nardò di allungare in maniera decisiva sulle altre contendenti ma la buona prova fornita sul campo della capolista apre spiragli positivi, confermati dalle preziose vittorie ai danni del Mola, in un delicato scontro playoff, e dell'Hellas Taranto: risultati la cui griffe è sempre quella di Gennaro Manzari, attaccante che ha concluso il torneo al secondo posto della classifica cannonieri (a quota 16) alle spalle del novolese Scarcella. A marzo il calendario offre due appuntamenti interni consecutivi non sfruttati pienamente dai tranesi: contro Bitonto e Nardò si registrano due pareggi (nel primo caso si segnala la strepitosa marcatura di Manzari nei minuti di recupero che fa letteralmente esplodere lo stadio) che non permettono agli adriatici di ridurre le distanze dalla seconda posizione. La beffa giunge in occasione del successo di Vieste ottenuto con una prodezza da calcio piazzato di De Santis che, paradossalmente, contribuisce a privare la Vigor del raggiungimento di un piazzamento playoff a causa dell'intricato meccanismo dei punti di distacco tra la seconda e la terza classificata. Lo 0-0 casalingo contro l'Altamura e l'inatteso ko ad Ascoli Satriano certificano l'impossibilità matematica di arpionare gli spareggi ma è ancora in palio l'obiettivo stagionale minimo, ossia il terzo posto conclusivo che viene centrato proprio nell'ultima giornata battendo con una spettacolare rimonta finale il Casarano: 2-1 siglato da un rigore di Trotta ed una splendida azione personale di Di Gennaro.

In estate la tifoseria patisce la delusione della mancata presentazione della domanda di ripescaggio in serie D (che avrebbe avuto ottime possibilità di essere accolta) per cui il Trani affronta il terzo torneo consecutivo di Eccellenza con il nuovo staff societario presieduto da Luciano Savi. La dirigenza allestisce l'organico con l'intenzione di ottenere la permanenza senza patemi d'animo. Il prologo di Coppa Italia è caratterizzato dalla sconfitta interna ad opera dell'Unione Bisceglie (che conquisterà la qualificazione al turno successivo aggiudicandosi anche la sfida di ritorno), "sgarbo" prontamente restituito alla prima di campionato con la rocambolesca vittoria per 3-2 al "Ventura" con una straordinaria tripletta di Giuseppe Cesareo. Al Comunale si registrano gli 1-1 contro Bitonto - trafitto da un fendente di Massimo Fumai a tempo scaduto - ed Otranto a cui fanno da contraltare la gara sospesa per grandine a Novoli (il recupero si rivelerà positivo per i colori tranesi) e l'esito negativo della trasferta di Molfetta che provoca più di qualche malumore nella piazza. Il provvidenziale 2-1 rifilato al Mesagne non contribuisce a rasserenare gli animi poiché è seguito da tre sconfitte consecutive (senza appello a Locorotondo, con onore al cospetto delle battistrada Casarano e Gravina) che fanno precipitare i biancazzurri in graduatoria.

La doppia affermazione a spese di Castellaneta e Grottaglie sembra il preludio ad una progressiva ascesa, invece il contestato pareggio casalingo contro il pericolante Leverano e soprattutto il tracollo nel ritrovato derby contro il Barletta (ed a Faggiano al cospetto del non trascendentale Hellas Taranto) generano aspre critiche nei confronti dello staff tecnico e della rosa, contestazioni che si concretizzano nel lancio di fumogeni durante il secondo tempo di Trani-Mola e nella diserzione degli spalti in occasione della sfida interna con l'Altamura, match entrambi terminati sull'1-1 con più di qualche rammarico per i padroni di casa che avrebbero potuto conseguire il punteggio massimo senza alcune sbavature. I due appuntamenti al Comunale sono inframmezzati dal colpaccio a Vieste firmato da Renato Bartoli, uno degli acquisti del mercato dicembrino, al fotofinish e si sommano al deludente 1-1 casalingo contro l'Unione Bisceglie che conclude il 2015 fra le perplessità dei tifosi tranesi che si augurano di affrontare un 2016 più stabile e sereno.