Salento Women Soccer–Apulia Trani finisce 0-0

Pareggio senza reti, ieri a San Donato di Lecce, per l'Apulia Trani contro la Salento Women Soccer, in una partita tutto sommato equilibrata. La squadra ospite scende in campo con Ivana Spiriticchio, Angelica Loiodice, Grazia Camero, Michela Del Vecchio, Maria Chiapperini, Silvia Cagiano, Angela Mergola, Maria Pia Dicillo, Maria Lacavalla, Floriana Di Cinque e Alessia Sibilano. L'allenatore, Sergio Iorio (indisponibile Francesco Mannatrizio, squalificato fino al 28 ottobre) ha scelto di utilizzare, come ha spiegato il presidente, Alessio Scarcella «delle ragazze che generalmente vengono impegnate poco». Primo tempo equilibrato, con qualche occasione da gol per l'Apulia.

Nel secondo tempo, Angelica Labianca, Isabel Sgaramella e Roberta Resta sostituiscono le affaticate Di Cinque, Dicillo e Lacavalla. Arbitro intransigente e fiscale quando ha punito, per doppia ammonizione, Grazia Camero, nei primi minuti del secondo tempo. L'assenza del difensore ha pesato negativamente sulla squadra, che ha giocato in inferiorità numerica, ma che non ha subito alcun gol e che ha avuto anche una buona occasione su punizione, battuta da Dicillo, e una buona incursione di Di Cinque. Miracoloso intervento, sul finale, del portiere, Spiriticchio.

Uno zero a zero meritato per il presidente: «Abbiamo fatto dei passi avanti, soprattutto in difesa, rispetto alla scorsa partita di campionato. Tutta la squadra ha registrato delle prestazioni positive».
Partita positiva anche per il mister Iorio: «Ottima, stupenda, giocata con alti ritmi senza nessun timore dell'avversario. Un avversario, il Lecce, che ci teneva a vincere davanti al proprio pubblico. Nella partita di ieri hanno debuttato cinque ragazze da elogiare: Loiodice, Lacavalla, Spiriticchio, Sibilano e Di Cinque, oltre che ovviamente tutte le altre, per la grande concentrazione e bravura nel mantenere il risultato numerico anche dopo l'espulsione di Camero». Finita l'esperienza di Coppa, il prossimo appuntamento è per domenica primo novembre, a Roma.

Foto di Sergio Porcelli