via Falcone
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Vita di città

Al via la raccolta firme per la messa in sicurezza di via Falcone, articolo 97 : "Grandissima adesione"

Il movimento civico aveva presentato ieri una petizione pubblica per le criticità della strada

Quei totem con le telecamere disseminati su via Falcone sembrano ormai quasi un monumento alle buone intenzioni, quelle di dissuadere i mezzi in transito dal considerare una larga carreggiata come una pista ad alta velocità: fatto sta che la situazione su quel tratto di strada che costeggia la ferrovia costituisce per pedoni, ciclisti, automobilisti, per chiunque Insomma, un serio pericolo di incolumità.

Come ormai da anni dimostra, il movimento civico Articolo 97 sta cercando di intervenire sulle istanze precise dei cittadini: e, in questo caso, sia i residenti che i titolari di attività commerciali hanno sollevato con forza questa situazione che merita di essere affrontata e risolta prima che avvenga qualche serio incidente, perché nessuno possa dire "l'avevamo detto ". Pertanto lungo tutta via Falcone i volontari del Movimento Articolo 97 stanno posizionando i moduli sui quali apporre la propria firma e sostenere un'azione di messa in sicurezza della strada, non solo per i residenti ma per tutti coloro che vi transitano. "Già diverse centinaia le firme raccolte " , ci fanno sapere.

Sono molteplici gli episodi che sono stati segnalati al presidente e al segretario di Articolo 97, rispettivamente Giuseppe Curci e Raffaele Covelli, episodi che parlano di automobili schivate dai pedoni per un soffio, che corrono senza considerare la presenza di strisce pedonali , che non hanno alcuna considerazione del fatto di trovarsi comunque in una zona del centro urbano dove peraltro sono presenti numerose attività commerciali e soprattutto una scuola materna e un Palazzetto dello Sport.

E proprio la presenza di una scuola sarebbe già sufficiente a fissare su via Falcone un limite di velocità a 30 km all'ora: ma lungo tutta la strada, sul lato opposto a quello che costeggia la ferrovia, vi sono bar, supermercati, e negozi di vario genere che hanno reso una zona, un tempo periferica, "centro"a tutti gli effetti. Fosse stato funzionante l'ormai ex ospedale San Nicola Pellegrino le cose sarebbero state un po' diverse:è ovvio comunque che in qualunque arteria cittadina, anche quelle con limitazioni severe di velocità il passaggio di mezzi di soccorso a sirene spiegate deve essere consentito in qualunque situazione.per cui anche la presenza di un pronto soccorso sarebbe compatibile con limitazioni di velocità che articolo 97 auspica.

Indispensabile appare il disegnare la segnaletica orizzontale rifrangente: necessità ancora più impellente dopo la delimitazione degli spazi mercatali che alla sera finisce addirittura per fuorviare gli automobilisti che invece di avere come riferimento strisce continue o discontinue spartitraffico vedono strisce gialle delle quali si ignora il significato.

La necessità è evidentemente anche in una apposizione di segnaletica verticale luminosa, adatta a indicare i limiti di velocità e anche i confini della strada, che per un tratto decisamente lungo non vede neanche la presenza di un marciapiede.

L'obiettivo , si legge nella petizione, è salvaguardare l'incolumità pubblica in un tratto stradale con alta densità di pedoni in cui si registra un intenso traffico veicolare a velocità sostenuta con scarsa illuminazione. Un'azione, come ci tengono a sottolineare nuovamente Curci e Covelli, finalizzata a limitare i rischi e le situazioni di pericolo per i cosiddetti utenti deboli della strada ( pedoni e conducenti di velocipedi ) e di scongiurare tragiche conseguenze.
  • articolo 97
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