
Scuola e Lavoro
Anno record per l’Istituto “Aldo Moro”: grazie ai laboratori pomeridiani recuperato il gap della didattica a distanza
Hanno partecipato più di 150 studenti: domani, 7 giugno, cerimonia finale
Trani - lunedì 6 giugno 2022
10.52
"La mia scuola, il mio mondo": sono 150 gli alunni dell'Istituto "Aldo Moro" che hanno partecipato alle diverse attività finanziate nell'ambito di questo progetto. E domani sera, martedì 7 giugno, mostreranno i risultati nell'evento di fine anno: pronte le luci, le danze, le musiche, ma soprattutto le parole per presentare ai genitori, ai compagni e alla comunità scolastica il risultato delle ore investite.
Alle 15 nell'auditorium "Scaringi" dell'istituto di istruzione secondaria in via Gran Bretagna saranno infatti gli alunni a salire in cattedra. Toccherà a loro mostrare alle famiglie e ai professori che un'altra scuola è possibile. Che l'attività laboratoriale, l'esperienza sul campo, la didattica realizzata con il metodo induttivo sono opportunità che consentono di dare pienezza all'apprendimento svolto attraverso la tradizionale lezione frontale. Un approccio che si è rivelato tanto più preziosi in un momento in cui, a causa della pandemia, c'era da recuperare il piacere di stare insieme.
Per il Dirigente scolastico del "Moro", prof. Michele Buonvino, è "una scommessa che a giudicare dai numeri si può dire vinta. Ben nove i moduli, 20 i docenti fra tutor, esperti e supervisori, più di centocinquanta gli alunni che hanno preso parte".
Musica, arte e fotografia, teatro, corsi di lingue, laboratori in aula ma anche momenti indimenticabili vissuti all'aria aperta, danza, creazioni di pasticceria, educazione al digitale, sport, con l'obiettivo di prevenire e contrastare il fenomeno della violenza e del bullismo nella scuola, attraverso la promozione del valore delle differenze. Durante la cerimonia saranno consegnati gli attestati ai partecipanti.
Alle 15 nell'auditorium "Scaringi" dell'istituto di istruzione secondaria in via Gran Bretagna saranno infatti gli alunni a salire in cattedra. Toccherà a loro mostrare alle famiglie e ai professori che un'altra scuola è possibile. Che l'attività laboratoriale, l'esperienza sul campo, la didattica realizzata con il metodo induttivo sono opportunità che consentono di dare pienezza all'apprendimento svolto attraverso la tradizionale lezione frontale. Un approccio che si è rivelato tanto più preziosi in un momento in cui, a causa della pandemia, c'era da recuperare il piacere di stare insieme.
Per il Dirigente scolastico del "Moro", prof. Michele Buonvino, è "una scommessa che a giudicare dai numeri si può dire vinta. Ben nove i moduli, 20 i docenti fra tutor, esperti e supervisori, più di centocinquanta gli alunni che hanno preso parte".
Musica, arte e fotografia, teatro, corsi di lingue, laboratori in aula ma anche momenti indimenticabili vissuti all'aria aperta, danza, creazioni di pasticceria, educazione al digitale, sport, con l'obiettivo di prevenire e contrastare il fenomeno della violenza e del bullismo nella scuola, attraverso la promozione del valore delle differenze. Durante la cerimonia saranno consegnati gli attestati ai partecipanti.