
Politica
Assoluzioni Riserbato e Di Marzio, Uva: «Il centrodestra prosegua cammino con atteggiamento rinnovato»
Il commento dell'ex assessore di centrodestra
Trani - venerdì 3 febbraio 2023
14.13
«La giornata di ieri ha avuto un grande valore catartico per me, ha costituito una sorta di giro di boa esistenziale. Le assoluzioni di Gigi e Peppino suscitano in molti grande fiducia nel senso civico e stimolano l'impegno per invertire il cammino e iniziare con loro magari un nuovo viaggio. Ne sarei felice»: a dichiararlo è l'ex assessore di centrodestra Rosa Uva.
«Hanno sofferto molto, e insieme con loro indirettamente ognuno a proprio modo e nella propria intimità, hanno sofferto tutti i tranesi che si riconoscevano nella amministrazione nata nel maggio del 2012. Quello che è accaduto a Gigi e Peppino, e che si e riverberato su una intera classe politica, non si può augurare al peggior nemico, e tuttavia, giunti a questo punto, bisogna prenderne atto e proseguire il cammino con atteggiamento rinnovato».
«Io auspico - conclude - che tutto il popolo del nostro centrodestra possa riappropriarsi del senso della buona politica, riprogettare un nuovo percorso nel migliore dei modi, non per rivincita personale ma per il bene della Città, consapevoli delle nostre capacità e forti delle esperienze che direttamente o indirettamente ci hanno formato. Ad maiora!».
«Hanno sofferto molto, e insieme con loro indirettamente ognuno a proprio modo e nella propria intimità, hanno sofferto tutti i tranesi che si riconoscevano nella amministrazione nata nel maggio del 2012. Quello che è accaduto a Gigi e Peppino, e che si e riverberato su una intera classe politica, non si può augurare al peggior nemico, e tuttavia, giunti a questo punto, bisogna prenderne atto e proseguire il cammino con atteggiamento rinnovato».
«Io auspico - conclude - che tutto il popolo del nostro centrodestra possa riappropriarsi del senso della buona politica, riprogettare un nuovo percorso nel migliore dei modi, non per rivincita personale ma per il bene della Città, consapevoli delle nostre capacità e forti delle esperienze che direttamente o indirettamente ci hanno formato. Ad maiora!».