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Enti locali

Denominazione comunale d'origine: la proposta di Antonio Befano per la carta d’identità del prodotto

I settori dell’agricoltura e dell’artigianato ne trarrebbero beneficio, a salvaguardare del patrimonio culturale e delle tradizioni locali

Prodotti e lavorazioni tipiche artigiane, tutto ciò che identifica il territorio e la città, che nessuno potrà imitare: il marchio De.Co. (Denominazione Comunale d'origine) identifica il frutto della terra, il frutto della tradizione, di una particolare abilità manuale: è un bene definito, nel senso etimologico del termine, cioè con dei confini.

La proposta viene dal consigliere comunale Antonio Befano, che proporrà il regolamento e la sua approvazione nella II commissione consiliare di cui fa parte: "La Denominazione Comunale non è un marchio di qualità, è uno strumento per la tutela e la valorizzazione delle attività agroalimentari e artigianali tradizionali, è la carta d'identità di un prodotto – spiega - un'attestazione che lega in maniera anagrafica un prodotto/produzione al luogo storico di origine. In altri termini, è la certificazione fornita dall'ente comunale a seguito di una delibera, che certifica, con pochi e semplici parametri, il luogo di "nascita" e di "crescita" di un prodotto e che ha un forte e significativo valore identitario per una Comunità".

Si tratta di un orientamento consapevole che molti Comuni d'Italia hanno concepito come strumento di salvaguardia delle proprie produzioni e di sviluppo endogeno del proprio territorio ma al tempo stesso anche come mezzo per promuovere all'esterno le specificità culturali e storiche del proprio territorio.
"Attraverso l'istituzione della De.Co., ogni Comune, con una procedura amministrativa semplice e lineare, può conseguire importanti obiettivi in ambito economico e sociale, ovvero: rilanciare e valorizzare la produzione locale legata all'agroalimentare, all'enogastronomia, all'artigianato così come alla cultura popolare presente sul territorio; promuovere il territorio attraverso le sue specificità produttive; salvaguardare il patrimonio culturale e le tradizioni locali dai processi di globalizzazione uniformanti anche nel gusto e nell'alimentazione. Aspetti importanti che collocano l'idea delle De.Co. all'interno di un percorso culturale e di pensiero volto alla difesa delle peculiarità territoriali e delle biodiversità".

Le certificazione De.Co. sulle produzioni locali consente di recuperare la memoria storica e le tradizioni di un luogo, come componenti determinanti del senso civico di appartenenza; di considerare la tradizione ed il lavoro alla base della qualità della vita; la conservazione eco-ambientale di un luogo come il mezzo necessario per la crescita dell'intero sistema socio-territoriale di riferimento. Queste diventano la leva su cui far ruotare l'intera economia locale. Tanti "Piccoli Comuni" che trovano proprio nelle produzioni tipiche del territorio la vera "risorsa" su cui programmare il proprio sviluppo locale. Attraverso la loro valorizzazione formale e sostanziale s'inserisce un meccanismo di promozione all'esterno.

I vantaggi della De.Co.per i cittadini: uno strumento per riappropriarsi delle proprie tradizioni e costumi; importante indotto negli altri comparti produttivi (turistico-culturale, artigianato, commercio).

Vantaggi per i produttori: sviluppo di economie di scala e di specializzazione, incentivi e agevolazioni pubbliche e private, garanzie e certificazione dei prodotti e/o produzioni. Vantaggi per il territorio: opportunità legate ad uno sviluppo eco-sostenibile, conservazione e valorizzazione dell'intero sistema territoriale, apertura e scambi con l'esterno, che aumentano il livello socio-culturale e produttivo della popolazione.
Dopo l'adozione del regolamento si comporrà la commissione comunale che a titolo gratuito sarà composta dal sindaco o suo delegato e da soggetti del settore dell'agricoltura e artigianato che seguendo i parametri del regolamento concederanno la denominazione. Questa avrà una simbologia esclusiva e caratteristica.
  • Antonio Befano
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