
Politica
Il Consiglio comunale dice "si" alla rinegoziazione di 14 prestiti
Chiesta una dilazione fino a 25 anni con rate più snelle
Trani - lunedì 29 maggio 2017
12.50
Il Consiglio comunale ha dato il via alla rinegoziazione di 14 prestiti, contratti con la Cassa Depositi e Prestiti. Lo ha deciso il Consiglio Comunale con 17 voti favorevoli.
Premesso che la gestione dei debiti della macchina comunale è affidata dal 15 maggio 2017 alla società "Finance Active Italia", che offre un servizio di assistenza tecnico-finanziaria focalizzato all'operazione di rinegoziazione, si calcola che il debito attuale dell'ente è pari a 13.478.414 euro ed è composto da 45 mutui, tutti a tasso fisso.
Dei 45 finanziamenti sono rinegoziabili solamente 14, che possiedono le seguenti caratteristiche: sono prestiti ordinari a tasso fisso intestati al Comune di Trani; hanno oneri di ammortamento interamente a carico del Comune di Trani; sono in ammortamento al primo gennaio 2017, con debito residuo a tale data pari o superiore a 10.000 e scadenza dell'ammortamento successiva al 31 dicembre 2021.
Il Comune chiede di rinegoziare il mutuo per avere degli interessi più bassi: nello specifico l'ente intende infatti allungare i tempi di pagamento di due anni, passando 23 a 25 anni per ottenere una riduzione della rata annua nel 2017 di complessivi 90.135 euro e una riduzione della rata annua dal 2018 fino al 2039 a 15.422,00 euro.
Contraria all'emendamento la consigliera di Più Trani Anna Maria Barresi: «Per me è stato semplice valutare questo provvedimento: visto, letto, bocciato. Questa rinegoziazione non da nessun beneficio: aumentiamo di due anni il mutuo, a fronte di un tasso che aumenta. Poi cosa andiamo a rinegoziare? Il capitale?».
Ad esprimere il suo disappunto anche la consigliera Di Lernia: «Ritengo giusto rinegoziare i mutui ma qui si tratta di allungare il debito di qualche anno e limare il tasso per qualche centesimo. Indebiterà i cittadini per altri due anni. Direi di fare a Cassa Depositi e Prestiti di fare manovre più convenienti per i cittadini».
Il consigliere invece ha chiesto: «Voglio chiedere se tra questi mutui ci fosse anche uno legato al sottopasso di via Corato». «Il mutuo c'è e sono in atto le trattative per stabilire la soluzione più adeguata» – ha risposto l'assessore Lignola.
Premesso che la gestione dei debiti della macchina comunale è affidata dal 15 maggio 2017 alla società "Finance Active Italia", che offre un servizio di assistenza tecnico-finanziaria focalizzato all'operazione di rinegoziazione, si calcola che il debito attuale dell'ente è pari a 13.478.414 euro ed è composto da 45 mutui, tutti a tasso fisso.
Dei 45 finanziamenti sono rinegoziabili solamente 14, che possiedono le seguenti caratteristiche: sono prestiti ordinari a tasso fisso intestati al Comune di Trani; hanno oneri di ammortamento interamente a carico del Comune di Trani; sono in ammortamento al primo gennaio 2017, con debito residuo a tale data pari o superiore a 10.000 e scadenza dell'ammortamento successiva al 31 dicembre 2021.
Il Comune chiede di rinegoziare il mutuo per avere degli interessi più bassi: nello specifico l'ente intende infatti allungare i tempi di pagamento di due anni, passando 23 a 25 anni per ottenere una riduzione della rata annua nel 2017 di complessivi 90.135 euro e una riduzione della rata annua dal 2018 fino al 2039 a 15.422,00 euro.
Contraria all'emendamento la consigliera di Più Trani Anna Maria Barresi: «Per me è stato semplice valutare questo provvedimento: visto, letto, bocciato. Questa rinegoziazione non da nessun beneficio: aumentiamo di due anni il mutuo, a fronte di un tasso che aumenta. Poi cosa andiamo a rinegoziare? Il capitale?».
Ad esprimere il suo disappunto anche la consigliera Di Lernia: «Ritengo giusto rinegoziare i mutui ma qui si tratta di allungare il debito di qualche anno e limare il tasso per qualche centesimo. Indebiterà i cittadini per altri due anni. Direi di fare a Cassa Depositi e Prestiti di fare manovre più convenienti per i cittadini».
Il consigliere invece ha chiesto: «Voglio chiedere se tra questi mutui ci fosse anche uno legato al sottopasso di via Corato». «Il mutuo c'è e sono in atto le trattative per stabilire la soluzione più adeguata» – ha risposto l'assessore Lignola.

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