
Politica
Giunta, l'assessore Grazia Distaso si è dimessa
I suoi incarichi probabilmente passano nelle mani di Ciliento e Di Lernia
Trani - venerdì 28 ottobre 2016
10.01
Questa mattina l'assessore alla Cultura e Pubblica istruzione, Grazia Distaso ha presentato le sue dimissioni all'Ufficio Protocollo del Comune di Trani. Già preside della facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Bari e attualmente docente del dipartimento di Lettere Lingue Arti, Distaso aveva già rappresentato al sindaco Amedeo Bottaro la sua difficoltà a portare avanti, contemporaneamente, la carica di assessore della Città di Trani e l'attività universitaria. «Ma l'ho fatto - ha spiegato per amore della mia città». La decisione era stata ampiamente anticipata al sindaco Amedeo Bottaro nei giorni scorsi. «Ringrazio la Distaso per l'impegno fattivo profuso in questi mesi - aveva detto. Tante sono state le iniziative sviluppate a cui ha saputo dare un prezioso contributo. A lei va il più sentito ringraziamento per il lavoro svolto egregiamente e per la dedizione dimostrata nei confronti del ruolo assessorile».
Le dimissioni hanno decorrenza dall'1 novembre. Le sue deleghe dovrebbero passare nelle mani degli assessori Deborah Ciliento (Pubblica istruzione) e Felice Di Lernia (Cultura). L'uscita di scena della professoressa Distaso sarebbe solo la prima. Secondo l'accordo raggiunto nel Partito Democratico, dopo le dimissioni poi ritirate del segretario Nicola Amoruso, infatti, dovrebbero essere azzerati anche gli assessori in quota al partito. Si precisa, inoltre, che mai fino a questo momento il Partito Democratico ha chiesto al sindaco l'azzeramento della giunta.
Le dimissioni hanno decorrenza dall'1 novembre. Le sue deleghe dovrebbero passare nelle mani degli assessori Deborah Ciliento (Pubblica istruzione) e Felice Di Lernia (Cultura). L'uscita di scena della professoressa Distaso sarebbe solo la prima. Secondo l'accordo raggiunto nel Partito Democratico, dopo le dimissioni poi ritirate del segretario Nicola Amoruso, infatti, dovrebbero essere azzerati anche gli assessori in quota al partito. Si precisa, inoltre, che mai fino a questo momento il Partito Democratico ha chiesto al sindaco l'azzeramento della giunta.
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