Territorio
Lapideo, appello per riprendere l'estrazione
Riserbato in Regione: «Subito il rilascio delle autorizzazioni in itinere»
Trani - giovedì 4 dicembre 2014
9.10
Un rilascio immediato delle autorizzazioni per permettere al comparto lapideo di riprendere le attività di estrazione. E' quanto chiede alla Regione il sindaco di Trani, Luigi Riserbato, in seguito alla positiva audizione, in quinta commissione regionale, dei rappresentanti del distretto della Pietra di Trani e Minervino, realtà nata a novembre del 2013 e che conta 176 iscritti di tutto il comprensorio, tra cavatori e trasformatori, la gran parte tranesi.
Nei giorni scorsi, i rappresentanti del distretto hanno presentato a Bari delle proposte concrete che hanno avuto come punto di partenza la difesa dei diritti degli operatori lapidei. Le richieste portate all'attenzione della commissione prevedono interventi normativi propositivi e non repressivi che recepiscano le direttive ministeriali in materia di semplificazione e le direttive comunitarie in materia di crescita sostenibile correlata alla capacità delle economie regionali di innovare e trasformare, adattandosi ad un ambiente più competitivo ed in continua evoluzione. Primo, importante, segnale richiesto dagli imprenditori del settore alla Regione è quello di applicare le prescrizioni contenute nel piano paesaggistico territoriale regionale (Pptr) a partire dalla data di approvazione definitiva del provvedimento, escludendo così tutte le autorizzazioni già in itinere e, di fatto, bloccate.
Il sindaco di Trani esprime fiducia relativamente ad un positivo accoglimento dell'istanza presentata dal distretto. «Mi auguro – dice il sindaco – che la strada del dialogo sia lastricata anche di importanti segnali. Lo sblocco delle autorizzazioni in itinere è fondamentale per un rilancio del comparto fin troppo penalizzato negli ultimi anni da politiche regionali inefficaci che ne hanno limitato le potenzialità, minandone in molti casi l'esistenza. Crediamo fortemente nel rilancio del brand Pietra di Trani, un'eccellenza del sistema produttivo regionale e nazionale, invidiata all'estero».
Riserbato, insieme all'assessore al marketing, Fabrizio Sotero, aveva incontrato i rappresentanti del distretto all'indomani della decisione di unirsi. «L'amministrazione di Trani – spiega il sindaco – sostiene e sosterrà le attività distretto, evidenziando lo spirito assolutamente propositivo dei suoi associati, dichiaratisi pronti a ricoprire un ruolo attivo anche nella stesura delle nuove regole per il settore. Evidenzio la proposta, degna di attenzione e accoglimento, di voler coniugare la salvaguardia dell'ambiente con le attività estrattive stipulando un patto locale tra Regione e privati, mettendo a punto un programma comune di recupero delle aree degradate attraverso l'utilizzo di risorse private. E' ora di finirla di considerare i cavatori come dei violentatori dell'ambiente».
Nei giorni scorsi, i rappresentanti del distretto hanno presentato a Bari delle proposte concrete che hanno avuto come punto di partenza la difesa dei diritti degli operatori lapidei. Le richieste portate all'attenzione della commissione prevedono interventi normativi propositivi e non repressivi che recepiscano le direttive ministeriali in materia di semplificazione e le direttive comunitarie in materia di crescita sostenibile correlata alla capacità delle economie regionali di innovare e trasformare, adattandosi ad un ambiente più competitivo ed in continua evoluzione. Primo, importante, segnale richiesto dagli imprenditori del settore alla Regione è quello di applicare le prescrizioni contenute nel piano paesaggistico territoriale regionale (Pptr) a partire dalla data di approvazione definitiva del provvedimento, escludendo così tutte le autorizzazioni già in itinere e, di fatto, bloccate.
Il sindaco di Trani esprime fiducia relativamente ad un positivo accoglimento dell'istanza presentata dal distretto. «Mi auguro – dice il sindaco – che la strada del dialogo sia lastricata anche di importanti segnali. Lo sblocco delle autorizzazioni in itinere è fondamentale per un rilancio del comparto fin troppo penalizzato negli ultimi anni da politiche regionali inefficaci che ne hanno limitato le potenzialità, minandone in molti casi l'esistenza. Crediamo fortemente nel rilancio del brand Pietra di Trani, un'eccellenza del sistema produttivo regionale e nazionale, invidiata all'estero».
Riserbato, insieme all'assessore al marketing, Fabrizio Sotero, aveva incontrato i rappresentanti del distretto all'indomani della decisione di unirsi. «L'amministrazione di Trani – spiega il sindaco – sostiene e sosterrà le attività distretto, evidenziando lo spirito assolutamente propositivo dei suoi associati, dichiaratisi pronti a ricoprire un ruolo attivo anche nella stesura delle nuove regole per il settore. Evidenzio la proposta, degna di attenzione e accoglimento, di voler coniugare la salvaguardia dell'ambiente con le attività estrattive stipulando un patto locale tra Regione e privati, mettendo a punto un programma comune di recupero delle aree degradate attraverso l'utilizzo di risorse private. E' ora di finirla di considerare i cavatori come dei violentatori dell'ambiente».