Cronaca
Manduria chiede copia dell’ordinanza anti-coriandoli
Lettera al Comune di Trani per redigere provvedimento analogo. Riserbato fa subito scuola: la si vuole utilizzare per la Cattedrale della città tarantina
Trani - giovedì 20 giugno 2013
21.08
Fa già scuola la discussa ordinanza anti coriandoli ed anti petali di fiori firmata dal sindaco Gigi Riserbato per preservare la Cattedrale di Trani. Il battage mediatico della notizia – raccolta dal nostro portale – ha scatenato curiosità anche a centinaia di chilometri da Trani.
Nella mattinata di giovedì è giunta a palazzo di città una lettera dell'arciprete della chiesa Matrice di Manduria, don Franco Dinoi, nella quale è stata ufficialmente chiesta al Comune una copia dell'ordinanza con la quale si fa divieto del lancio di coriandoli sparati con tubi ad aria compressa e di altri sistemi che possano deturpare il sagrato delle chiese.
L'ordinanza è stata espressamente richiesta per far redigere pari documento al Comune di Manduria a salvaguardia della Cattedrale della città tarantina (intitolata a San Gregorio Magno, con un campanile in stile romanico) e per conservare la sacralità dell'atto religioso del matrimonio.
Nella mattinata di giovedì è giunta a palazzo di città una lettera dell'arciprete della chiesa Matrice di Manduria, don Franco Dinoi, nella quale è stata ufficialmente chiesta al Comune una copia dell'ordinanza con la quale si fa divieto del lancio di coriandoli sparati con tubi ad aria compressa e di altri sistemi che possano deturpare il sagrato delle chiese.
L'ordinanza è stata espressamente richiesta per far redigere pari documento al Comune di Manduria a salvaguardia della Cattedrale della città tarantina (intitolata a San Gregorio Magno, con un campanile in stile romanico) e per conservare la sacralità dell'atto religioso del matrimonio.