
Cronaca
Pestato a sangue un detenuto nel carcere di Trani: "Situazione insostenibile"
Il coordinamento sindacale penitenziario denuncia le richieste inascoltate al Ministro Cartabia e al capo Dap Petralia
Trani - domenica 23 gennaio 2022
9.59
Un gravissimo episodio di violenza nel carcere di Trani è avvenuto nella tarda mattinata di sabato : un vero e proprio commando formato da detenuti ha accerchiato e poi malmenato a sangue uno stesso compagno di detenzione, cittadino straniero, probabilmente lavorante delle sezioni, per motivi non ancora noti agli inquirenti.
Tutto questo è avvenuto al terzo piano del nuovo reparto Europa.
Gravi le comunicazioni del coordinamento sindacale penitenziario -comparto sicurezza e difesa, FS- Co.S.p. che riportiamo in quanto segue:
"Il penitenziario di Trani consta - per un numero di detenuti che va da 350/370-lì un corpo di vigilanza di troppo pochi agenti di polizia penitenziaria, agente costretti a turni li 8:10 ore a volte con doppio e triplo reparto da controllare poiché in sotto organico di 80 unità punto è un carcere dove manca da mesi un comandante titolare di reparto in quanto il precedente indagato è sospeso con altri ispettori i poliziotti per i noti fatti.
Questo accade nonostante il coordinamento sindacale penitenziario abbia sollecitato i vertici politici nazionali un urgente intervento nazionale per assegnare provvisoriamente un dirigente di polizia di comprovata è datata capacità nel settore sicurezza proveniente da un gruppo operativo mobile con al seguito almeno 50 agenti del gruppo operativo mobile provenienti dall'esterno.
Gli istituti penitenziari di Trani necessitano di una nuova dirigenza amministrativa dopo i gravissimi episodi delle rivolte, delle sommosse, delle evasioni, dopo la morte di un detenuto della sezione blu che si dava per chiuso da tempo; ma anche dei pestaggi contro il personale di polizia penitenziaria e dei gravi fatti di corruzione e depistaggio ancora alla attenzione delle competenti magistrature.
È interessante per il coordinamento sindacale penitenziario sapere cosa ci si aspetta da Roma - dal ministro Cartabia e dal capo della Amministrazione Penitenziaria Petralia circa le decisioni sul carcere di Trani, sprofondato ancora di più dopo la vergogna mediatica e della magistratura .
Siamo preoccupati, lo abbiamo detto e ribadito a proposito dei contagi covid tra poliziotti e detenuti quando clamorosamente abbiamo anche smentito le notizie di negatività numerica diffusa alla stampa dalla stessa fonte ufficiale del carcere.
Lo ribadiamo oggi dopo il grave episodio di vile pestaggio, consumato in un carcere che dovrebbe essere un luogo di detenzione e sicurezza degli arrestati e trattenuti."
Tutto questo è avvenuto al terzo piano del nuovo reparto Europa.
Gravi le comunicazioni del coordinamento sindacale penitenziario -comparto sicurezza e difesa, FS- Co.S.p. che riportiamo in quanto segue:
"Il penitenziario di Trani consta - per un numero di detenuti che va da 350/370-lì un corpo di vigilanza di troppo pochi agenti di polizia penitenziaria, agente costretti a turni li 8:10 ore a volte con doppio e triplo reparto da controllare poiché in sotto organico di 80 unità punto è un carcere dove manca da mesi un comandante titolare di reparto in quanto il precedente indagato è sospeso con altri ispettori i poliziotti per i noti fatti.
Questo accade nonostante il coordinamento sindacale penitenziario abbia sollecitato i vertici politici nazionali un urgente intervento nazionale per assegnare provvisoriamente un dirigente di polizia di comprovata è datata capacità nel settore sicurezza proveniente da un gruppo operativo mobile con al seguito almeno 50 agenti del gruppo operativo mobile provenienti dall'esterno.
Gli istituti penitenziari di Trani necessitano di una nuova dirigenza amministrativa dopo i gravissimi episodi delle rivolte, delle sommosse, delle evasioni, dopo la morte di un detenuto della sezione blu che si dava per chiuso da tempo; ma anche dei pestaggi contro il personale di polizia penitenziaria e dei gravi fatti di corruzione e depistaggio ancora alla attenzione delle competenti magistrature.
È interessante per il coordinamento sindacale penitenziario sapere cosa ci si aspetta da Roma - dal ministro Cartabia e dal capo della Amministrazione Penitenziaria Petralia circa le decisioni sul carcere di Trani, sprofondato ancora di più dopo la vergogna mediatica e della magistratura .
Siamo preoccupati, lo abbiamo detto e ribadito a proposito dei contagi covid tra poliziotti e detenuti quando clamorosamente abbiamo anche smentito le notizie di negatività numerica diffusa alla stampa dalla stessa fonte ufficiale del carcere.
Lo ribadiamo oggi dopo il grave episodio di vile pestaggio, consumato in un carcere che dovrebbe essere un luogo di detenzione e sicurezza degli arrestati e trattenuti."