San Nicola è unico per la sua pazzia in Cristo

Il conto alla rovescia è partito. Giovedì inizia la festa patronale di Trani, allungata nei giorni (cinque) e dilatata nei contenuti. Le solenni celebrazioni saranno aperte in piazza Duomo con una sacra rappresentazione medievale che racconterà della vita di San Nicola Pellegrino, concepita e interamente scritta da Paolo Todisco. «Il regista del sacro» sta preparando uno spettacolo denso di emozioni e di significati, per ripercorrere, dopo un'accurata ricerca storica, le tappe della vita di San Nicola, «un Santo unico, il primo greco ortodosso venuto a morire in Occidente».

La grandiosità di San Nicola Pellegrino sta nella sua pazzia per Cristo, un concetto riportato nel titolo della sacra rappresentazione medievale e che merita di essere approfondito. Per spiegare la straordinaria vicenda del «giovanissimo Nicola il pellegrino, pazzo per Cristo», Paolo Todisco cita le riflessioni di padre Gerardo Cioffari, fondatore della rivista Nicolaus studi storici e professore di teologia russa all'Istituto ecumenico di Bari. Si tratta di un documento inedito che incarna il senso della rappresentazione di giovedì: «Gli studiosi non sono ancora riusciti a cogliere la singolarità tutta orientale del personaggio, per nulla inseribile nelle normali cornici occidentali. E questo per il semplice fatto che, in Occidente, non esiste la santità dei pazzi per Cristo o in Cristo. La follia è molto presente anche nel vangelo predicato dal Cristo. Il discorso della montagna, ad esempio, è un insulto alla ragione corrente quando dice "beati i poveri in spirito, beati i perseguitati, beati siete voi quando vi oltraggeranno e vi perseguiteranno e diranno mentendo ogni male contro di voi per causa mia". Gesù Cristo accusa e minaccia coloro che, nella società ebraica erano considerati saggi e buoni ("Guai a voi, scibi e farisei"). Tutto il messaggio evangelico non fa che tendere verso lo scandalo della croce, simbolo della pazzia di Dio, il quale per il figlio sceglie un genere di morte oltraggiosa e umiliante. Il pazzo in Cristo rifiuta di adeguarsi alla normalità sociale ed al quotidiano rassicurante».



Lo spettacolo di piazza Duomo racconterà questa storia, attraverso la recitazione che si svilupperà su sei palchi con altrettanti fondali a scandire il percorso di vita del Santo patrono di Trani. Al centro della scena, una grande croce su cui saranno raccontati attraverso il canto i sette miracoli di San Nicola. La strada della croce porterà alla fine in Cattedrale che esploderà di luce bianca, a ricordare l'elevazione del pellegrino greco agli altari e a Santo protettore della nostra città. Fra le novità drammaturgiche introdotte da Todisco per lo spettacolo di Trani, l'utilizzo del dialetto tranese per le parti cantate ed il personaggio del banditore che introdurrà ognuna delle sei scene recitate, invitando all'ascolto e guidando tra il pubblico gli attori fino al luogo deputato per la narrazione, invenzione che permette il dispiegamento immediato, tra la gente, dell'azione drammaturgica, realizzando l'idea del coinvolgimento popolare propria di questo teatro totale.