
Speciale
Arges Trani scrive e il Presidente della Repubblica risponde
Partita la petizione popolare per ripristino delle cure domiciliari per i malati oncologici
Trani - domenica 2 febbraio 2025
8.26
"L'assistenza domiciliare specialistica garantisce ai malati terminali la possibilità di ricevere cure a casa, nel rispetto della loro dignità e del loro benessere ed il compito del Servizio Sanitario Nazionale è quello di assicurare continuità assistenziale e tempestività nelle prestazioni" , questo era stato fortemente ribadito nel corso della conferenza stampa che il dott. Enzo Falco, responsabile dell'associazione Arges Odv di Trani, aveva tenuto lo scorso 13 di gennaio dopo aver visto inascoltate la sue richieste, frutto delle impellenti istanze dei malati oncologici e delle loro famiglie che dal 16 settembre del 2024 non ricevono, con la stessa continuità se non per puro impegno associativo, l'assistenza a casa a motivo della cessazione della convenzione tra la ASL e le associazioni.
L'Arges di Trani non si è arresa e sostenuta nella sua battaglia per il "diritto alla salute" liberamente da oltre venti associazioni di volontariato del territorio, in particolare delle associazioni Oikos, rappresentata dal dottor Antonio Carabba, e Codacons cittadino, rappresentata dall' avv. Nicola Ulisse, che fin da subito avevamo abbracciato la buona causa, da qualche giorno ha avviato una petizione popolare affinché: "L'ASL possa riaprire per manifestazioni di interesse – ha detto il dott. Falco - a chi è in grado di poter fare il servizio oltre a quelli che già giustamente lo fanno a secondo contratto, dando solo una mano in più. È solo questo l'obiettivo, di poter saturare meglio la richiesta territoriale. D'altra onda lo facciamo da dieci anni in convenzione sia a BAT che a Bari quindi ormai abbiamo il know-how, abbiamo l'esperienza e la qualità per poterlo fare, è solo questo – visto che disponiamo già di un'équipe conforme alla Legge 38/2010".
"La petizione, che ha raggiunto oltre 300 firme e registra un crescendo di adesioni, nasce dal silenzio delle Istituzioni – ha sottolineato il dott. Falco – e noi, dopo aver scritto praticamente a tutti per attenzionare la drammatica situazione che si era venuta a creare dal 16 settembre del 2024 momento in cui la ASL Bat ha deciso di interrompere la convenzione, incassiamo ad oggi, ripeto dopo aver scritto a gennaio, una PEC alla Direzione Generale dell'ASL, all'Ufficio Regionale del Dipartimento di Salute e Benessere Animale, all'Assessorato alla Sanità, alla Presidenza regionale, al Ministero della Sanità e per sola conoscenza all'Ufficio di Presidenza della Repubblica, incredibile a dirsi, l'unica risposta che abbiamo ricevuta è stata proprio dall'Ufficio della Presidenza della Repubblica. Le altre istituzioni locali non ci ha risposto ancora nessuno".
Questo il testo ricevuto dalla Presidenza della Repubblica Italiana: "Con mail del 17 gennaio ha qui trasmesso la lettera delle associazioni Cittadinanza Attiva Oikos, Arges Odv e Codacons di Trani, che auspicano l'impiego del volontariato per affiancare e supportare l'attività della Asl BT nelle prestazioni in favore di pazienti oncologici ed oncoematologici bisognosi di cure domiciliari e palliative. Al riguardo, pur comprendendo lo spirito che anima la richiesta ed avendo ben presente il ruolo svolto degli operatori del volontariato nelle situazioni di difficoltà, spiace far presente che la Presidenza della Repubblica non ha possibilità di intervento su aspetti rimessi alle valutazioni e determinazioni delle autorità sanitarie" , un testo che rimanda alla responsabilità diretta e propria degli enti locali del territorio che alle istanze di cura devono dare risposte concrete.
L'allarme lanciato dall'Associazione Arges di Trani riguardo ai malati oncologici che hanno bisogno di cure domiciliari, non può e non deve rimanere inascoltato, la situazione è grave perchè dalle stime emergerebbe che il numero dei pazienti dal 2020 ad oggi sarebbe triplicato da 400 a circa 1.200 ed adesso che c'è un solo un unico operatore, che pur mettendoci il massimo impegno possibile, l'assistenza non è garantita per questo stesso operatore non riuscirebbe ad erogare tutto il servizio che serve in funzione della richiesta.
Le iniziative a sostegno dell'Arges non si esauriranno con la petizione, che si può sottoscrivere presso la sede dell'associazione e presso quelle di volontariato che aderiscono alla raccolta firme, presto sarà possibile sottoscriverla on line.
L'Arges di Trani non si è arresa e sostenuta nella sua battaglia per il "diritto alla salute" liberamente da oltre venti associazioni di volontariato del territorio, in particolare delle associazioni Oikos, rappresentata dal dottor Antonio Carabba, e Codacons cittadino, rappresentata dall' avv. Nicola Ulisse, che fin da subito avevamo abbracciato la buona causa, da qualche giorno ha avviato una petizione popolare affinché: "L'ASL possa riaprire per manifestazioni di interesse – ha detto il dott. Falco - a chi è in grado di poter fare il servizio oltre a quelli che già giustamente lo fanno a secondo contratto, dando solo una mano in più. È solo questo l'obiettivo, di poter saturare meglio la richiesta territoriale. D'altra onda lo facciamo da dieci anni in convenzione sia a BAT che a Bari quindi ormai abbiamo il know-how, abbiamo l'esperienza e la qualità per poterlo fare, è solo questo – visto che disponiamo già di un'équipe conforme alla Legge 38/2010".
"La petizione, che ha raggiunto oltre 300 firme e registra un crescendo di adesioni, nasce dal silenzio delle Istituzioni – ha sottolineato il dott. Falco – e noi, dopo aver scritto praticamente a tutti per attenzionare la drammatica situazione che si era venuta a creare dal 16 settembre del 2024 momento in cui la ASL Bat ha deciso di interrompere la convenzione, incassiamo ad oggi, ripeto dopo aver scritto a gennaio, una PEC alla Direzione Generale dell'ASL, all'Ufficio Regionale del Dipartimento di Salute e Benessere Animale, all'Assessorato alla Sanità, alla Presidenza regionale, al Ministero della Sanità e per sola conoscenza all'Ufficio di Presidenza della Repubblica, incredibile a dirsi, l'unica risposta che abbiamo ricevuta è stata proprio dall'Ufficio della Presidenza della Repubblica. Le altre istituzioni locali non ci ha risposto ancora nessuno".
Questo il testo ricevuto dalla Presidenza della Repubblica Italiana: "Con mail del 17 gennaio ha qui trasmesso la lettera delle associazioni Cittadinanza Attiva Oikos, Arges Odv e Codacons di Trani, che auspicano l'impiego del volontariato per affiancare e supportare l'attività della Asl BT nelle prestazioni in favore di pazienti oncologici ed oncoematologici bisognosi di cure domiciliari e palliative. Al riguardo, pur comprendendo lo spirito che anima la richiesta ed avendo ben presente il ruolo svolto degli operatori del volontariato nelle situazioni di difficoltà, spiace far presente che la Presidenza della Repubblica non ha possibilità di intervento su aspetti rimessi alle valutazioni e determinazioni delle autorità sanitarie" , un testo che rimanda alla responsabilità diretta e propria degli enti locali del territorio che alle istanze di cura devono dare risposte concrete.
L'allarme lanciato dall'Associazione Arges di Trani riguardo ai malati oncologici che hanno bisogno di cure domiciliari, non può e non deve rimanere inascoltato, la situazione è grave perchè dalle stime emergerebbe che il numero dei pazienti dal 2020 ad oggi sarebbe triplicato da 400 a circa 1.200 ed adesso che c'è un solo un unico operatore, che pur mettendoci il massimo impegno possibile, l'assistenza non è garantita per questo stesso operatore non riuscirebbe ad erogare tutto il servizio che serve in funzione della richiesta.
Le iniziative a sostegno dell'Arges non si esauriranno con la petizione, che si può sottoscrivere presso la sede dell'associazione e presso quelle di volontariato che aderiscono alla raccolta firme, presto sarà possibile sottoscriverla on line.