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Vita di città

I genitori dei ragazzi alla ex Lum: «Urgente ripensare l'accesso alla scuola, troppi pericoli e difficoltà»

Denunciate da una lettera e varie testimonianze le criticità nella logistica e nei trasporti

A una scuola bellissima - come quella in cui si sono ritrovati gli alunni del liceo classico della Lum con una struttura luminosa, funzionale, comoda - dovrebbe essere unito un accesso sicuro, garantito in maniera uniforme a chiunque, alunni e docenti ma anche personale ATA.

Cosa che, a quanto risulta dalle numerose segnalazioni in redazione, ha bisogno di una serie di ripensamenti e di organizzazioni nel caso delle classi del liceo classico trasferite nella ex sede della Lum in via Andria. Il problema si sta ripresentando all'ingresso e all'uscita dalla scuola, poiché i tanti genitori che accompagnano i ragazzi, non potendo sostare nel cortile della Lum sono costretti a parcheggiare fuori, come da circolare della Preside , in una stradina che si intasa completamente creando un interiore aggravame.to della coda sulla principale , con la conseguenza che i ragazzi devono attraversare su una strada a quell'ora largamente trafficata e oltretutto non controllata da alcun vigile che faccia da "semaforo" come negli ingressi delle scuole in centro città.

All'obiezione della possibilità data ai ragazzi di utilizzare i mezzi dell'AMET messi appositamente a disposizione proprio per arrivare alla Lum - a proposito dei quali la stessa Amet ha fatto sapere con soddisfazione che i giovani utenti sono arrivati come era stato assicurato alle 9 a scuola - i genitori rispondono con più di un' argomentazione.

Innanzitutto al mattino sono due gli autobus che viaggiano uno dietro l'altro per portare i ragazzi entro le 9 partendo da Trani Sud per arrivare in via Andria. Il terzo parte dalla stazione per accogliere gli studenti che vengono da città vicine. Ci sarebbe da verificare innanzitutto il rispetto delle norme anti-covid, visto che all'arrivo in piazza Albanese la circolare non ha già più posti a sedere e sono occupati molti posti in piedi; e c'è soprattutto da obiettare che l'Amet, raggiunto un certo numero di abbonamenti non ne ha accettati più, mettendo il lista d'attesa in caso di rinuncia di qualcuno quanti ne abbiano fatto richiesta senza risultato .
D'altronde anche l'abbonamento ha costituito un mettere le famiglie, con una spesa ulteriore ( per quest'anno da marzo a giugno, dall'anno prossimo per l'intero periodo scolastico) di fronte a un fatto compiuto. Non è escluso infatti che considerando i problemi nella logistica alcune iscrizioni sarebbero state valutate diversamente, soprattutto in considerazione del fatto che con la bella stagione molti ragazzi prenderanno a andare a scuola con monopattini, biciclette elettriche, scooter.

A questi disagi va aggiunta - e non è di secondaria importanza - la modifica degli orari di ingresso e di uscita che hanno "STRAVOLTO TUTTO", scrivono a caratteri cubitali i genitori.


Il problema riguarda sia per i ragazzi, per i compiti, soprattutto per chi segue il recupero il pomeriggio alla sede centrale del liceo alle 15,00; sia per le famiglie , visto che la circolare arriva in piazza Indipendenza alle 14.30.


Ovvio che tutte queste doglianze costituiscano una maniera di contribuire alla prevenzione di problemi che possano sorgere nella quotidianità, inducendo chi di dovere a una nuova riflessione.
Tra tutte le testimonianze pubblichiamo integralmente la prima che ci è pervenuta alla quale ne sono seguite altre: e che la dice lunga sullo stato d'animo di molti genitori.

Buongiorno, sono la mamma di un ragazzo che da oggi frequenterà l'ex Lum. Stamattina mi sono resa conto delle difficoltà e della pericolosità per raggiungere la scuola. Avevano promesso dossi, rotatorie ecc per la messa in sicurezza dei ragazzi. Invece, troviamo solo una pattuglia dei vigili a dirigere il traffico. Per non parlare poi, del traffico che si è creato sulla 16 e sulla provinciale… assurdo! Dobbiamo aspettare che scappi il morto in Italia prima di metterci in regola? Non oso immaginare in Primavera, quanti ragazzini andranno in moto o peggio con i monopattini elettrici.

La scuola e le istituzioni annesse, quando abbiamo protestato noi genitori, ci avevano promesso che avrebbero trovato delle soluzioni, ma a quanto pare sono venuti meno a spese delle famiglie e dei ragazzi. L'abbonamento delle circolari sono a carico nostro, e nemmeno qui ci sono venuti incontro. Scusate lo sfogo, ma sento la necessità di denunciare questa triste realtà. Io non voglio essere tragica, posso comprendere benissimo dei disagi iniziali che si possano creare. Mio figlio prende la circolare e diciamo che il mezzo entra nel parcheggio della ex LUM. Ma molti genitori accompagnano e prelevano i figli da scuola e non possono entrare nel parcheggio
."
  • Liceo De Sanctis
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