Religioni
Trani rievoca il miracolo del Crocifisso di Colonna
Le foto dello sbarco e della processione, parte di una tradizione lunga secoli
Trani - sabato 3 maggio 2014
14.46
Accompagnato dal suono dell'Hallelujah e dalla sirena del motopesca San Lorenzo, il Crocifisso di Colonna, come da programma, è arrivato nel porto di Trani all'incirca alle ore 12.30. Come ogni anno, tantissima gente ha assistito allo sbarco e alla successiva cerimonia religiosa, segno della grande devozione che i tranesi hanno nei confronti di questo Crocifisso. Un culto che si perde nei secoli, fin dall'epoca del miracoloso prodigio di sangue.
Anche oggi, dapprima per mare e poi attraverso la città, si è rievocato questo miracolo: «La festa - come spiega Raffaele Piracci in una pagina del Tranesiere del 1979 - poggia le sue origini su notizie tramandate nei secoli e frammiste di storia e leggenda. Nel 1480, in una delle tante incursioni turche che affliggevano le nostre coste, il convento di Colonna non sfuggì a tale barbarie ed anzi si narra che i turchi portarono via col loro bottino anche la sacra immagine del Crocifisso, che avrebbe, in quella disperata circostanza, operato più di un miracolo. Infatti, in un primo momento, una volta imbarcata sulla fusta, la sacra immagine del Crocifisso la avrebbe resa pesante e immobile, suscitando l'ira dell'equipaggio in fuga, il quale si risolse infine di disfarsene, dopo essersi sfogati su questa con colpi di scimitarra. Abbondato ai flutti del mare, il Crocifisso volle restituirsi alla sua terra e si lasciò trasportare dalle onde sulla costa del lungomare di Colonna, là dove ora sorge una cappella».
Anche oggi, dapprima per mare e poi attraverso la città, si è rievocato questo miracolo: «La festa - come spiega Raffaele Piracci in una pagina del Tranesiere del 1979 - poggia le sue origini su notizie tramandate nei secoli e frammiste di storia e leggenda. Nel 1480, in una delle tante incursioni turche che affliggevano le nostre coste, il convento di Colonna non sfuggì a tale barbarie ed anzi si narra che i turchi portarono via col loro bottino anche la sacra immagine del Crocifisso, che avrebbe, in quella disperata circostanza, operato più di un miracolo. Infatti, in un primo momento, una volta imbarcata sulla fusta, la sacra immagine del Crocifisso la avrebbe resa pesante e immobile, suscitando l'ira dell'equipaggio in fuga, il quale si risolse infine di disfarsene, dopo essersi sfogati su questa con colpi di scimitarra. Abbondato ai flutti del mare, il Crocifisso volle restituirsi alla sua terra e si lasciò trasportare dalle onde sulla costa del lungomare di Colonna, là dove ora sorge una cappella».