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Il basket tranese tra vecchie glorie e nuove leve

Una nuova pagina di sport a cura di Fabio Palieri

Trani ha avuto negli ultimi anni grandi giocatori, tranesi e non, che si sono succeduti sul nostro parquet; momenti diversi, ruoli diversi, vicissitudini diverse ci impediscono di fare ingiusti paragoni tra presente e passato, il mio compito è solo quello di ricordare alcuni di loro…altri spero di incontrarli a stretto giro.

Fabio Ferraretti play/guardia con trascorsi a Venezia in serie A che abbiamo avuto il piacere e la fortuna di ammirare per due anni a Trani, un'intera famiglia dedita al basket tra il papà, il fratello Daniele e sua sorella Maria Valeria con trascorsi in serie A, poi i suoi due figli Alessandro e Roberta che giocano anch'essi a buonissimi livelli: "Ciao Fabio, inizio raccontandoti che ho cominciato a giocare praticamente appena nato; ho vissuto in palestra perché mio padre era istruttore e pertanto ero al palazzetto dalle 15 alle 21 tutti i giorni! Le prime emozioni forti sono arrivate con le prime gare giocate soprattutto nel palazzetto luogo dei sogni per tutti noi bambini; emozioni fortissime, tensioni, paure…ricordo anche il mio primo canestro, sì lo ricordo benissimo perché fu ahimè un autocanestro! Insomma l'emozione fece un brutto scherzo. All'età di 14/15 anni dopo aver disputato il torneo delle regioni con la Puglia passai al Brindisi del grande Pentassuglia. Fu la mia prima esperienza lontano da casa, forse allora ero troppo piccolo, ma da lì cominciai a capire che il mio futuro sarebbe stato giocare a Basket.

Il mio quintetto ideale è composto da Marco Marilungo, Pasquale Scoccimarro, Renato Drigani, Paolo Uniti oltre me ovviamente con coach Gadaleta (l'anno della vittoria del campionato di serie C1); per me quella di Trani fu forse la parte più importante della mia vita soprattutto a livello umano, due anni fantastici coronati dalla promozione in serie B ma anche il fatto di essere un grande gruppo, una grande famiglia che mi ha accolto, coccolato e amato. Non eravamo una semplice squadra ma anche un gruppo di amici che si divertivano insieme, ecco svelato il segreto dei nostri successi".

Alessandro de Lucia esperta guardia tiratrice che ha deliziato tutti noi tranesi negli anni 90 con l'arma del tiro da tre punti, ricordo molti allenatori giovanili che prendevano Sandro come fulgido esempio di tecnica del tiro e per la sua professionalità soprattutto durante gli allenamenti, con Sarno dalla C alla B, poi Ruvo, Apricena, Bisceglie e Trani: "Vivevo a Torino quando a 12 anni ho cominciato a giocare grazie ad un mio amico, non ti nascondo che amavo il calcio ma mia madre preferì il basket perché nei mesi invernali ci si poteva allenare al chiuso. Poi mi sono trasferito con la mia famiglia a Trani e ricordo benissimo gli allenamenti con Niki Ceci che mi portarono a giocare in prima squadra dove arrivò verso la fine degli anni '80 coach Fabio Volpato che stravolse il modo di vedere la pallacanestro da noi portando una maggiore professionalità e nuove nozioni tecniche frutto della sua esperienza presso la Benetton Treviso; anche se ero giovane devo dire che per anni mi sono portato dietro i suoi insegnamenti. Ho sempre avuto un debole per Gianluca Basile, nel basket moderno ammiro per la sua duttilità Danilo Gallinari che credo sia il giocatore italiano più forte. Negli ultimi anni ho visto poco basket dal vivo, però parlando onestamente ho visto tanta fisicità ed atletismo e poca tecnica o intelligenza cestistica. Negli anni della serie B a Trani c'erano giocatori che arrivavano dalla A1 (Fantozzi, Bonaccorsi) alzando notevolmente il livello tecnico del campionato.

Come in tutti gli sport ci vuole grande passione e dedizione, spero che i giovani d'oggi ne abbiano sempre più....tutti gli sport sono basati sulle ripetizioni e quante più ne fai tanto più un certo movimento migliorerà, pertanto consiglio loro tantissimo allenamento; oggi forse è più difficile rispetto a qualche anno fa perché le distrazioni/tentazioni sono maggiori".

Pino Ragno guardia tranese tutta tecnica e grinta, ha giocato diversi anni nella T. Assi diventandone la vera anima. Purtroppo non ha mai avuto la possibilità di giocare in squadra con suo fratello: "Peccato non aver fatto coppia con Emilio in quegli anni, impossibile per me dimenticare quel periodo fatto di grandi momenti, di vittorie ma anche di sconfitte; ricordo ancora i derby contro i cugini della Virtus Trani, un palazzetto stracolmo, le tifoserie, le famiglie sugli spalti…insomma qualcosa di davvero unico".

Gerry Citro ha lasciato un pezzo di cuore qui a Trani dopo aver giocato una decina d'anni da noi, contraddistintosi non solo sul parquet ma anche fuori con la sua classe ed eleganza: "Ho cominciato a giocare sin da piccolo a Salerno per merito del mio prof di educazione fisica, poi ho proseguito le giovanili alla Juve Caserta dove ho disputato finali nazionali, fui convocato nella Nazionale Cadetti con la quale vinsi il torneo di Mannheim contro gli Stati Uniti e la medagli d'argento nei campionati europei. Ebbi la fortuna di essere allenato da Marcelletti, Bernardi e Tanjevic…Successivamente passai al Monopoli/Campobasso/Barletta e Sora sempre in serie B; lì conobbi coach Annicchiarico che mi portò alla corte del presidentissimo Franco Assi. Proprio con lui ho avuto un rapporto stupendo, lo ricordo come un vero galantuomo, un uomo d'onore con cui c'era un immenso rispetto reciproco. A Trani ha tantissimo per la pallacanestro e tutto per passione, a differenza di tanti altri!

Il basket di oggi è cambiato moltissimo, provo rammarico a pensare al gioco di una volta, l'asse play/pivot, i giochi per i lunghi in post basso, il play che fungeva da allenatore in campo e tanto altro.

L'esperienza tranese mi è rimasta dentro, pur essendo passato al Benevento per tre anni ritorno con tanto entusiasmo alla T. Assi rimanendoci per altri 7 anni; ricordo l'entusiasmo attorno alla squadra, i vari allenatori Ceci, Gadaleta, Cassano, Ussaggi e altri. Il compagno di squadra più forte con cui ho giocato è stato Oscar a Caserta…ogni fine allenamento ero lì a prendergli i rimbalzi e ad imparare da lui, grande giocatore e grande uomo che ricordo con molto piacere".

C'è una statistica che parla di Gigi Delli Carri e che riassume tutto il suo potenziale offensivo…nella sua carriera ha segnato più di 15.000 punti superando cecchini del calibro di Carlton Myers, Oscar e Antonello Riva; Gigi ha giocato in questa stagione per la Virtus Molfetta in C Silver disputando i play-off, in passato tra le tante squadre in cui ha militato ricordo Cosenza, Bari, Bernalda, Potenza, Siena, Perugia, Chieti, Corato, Ruvo, Ceglie, Massafra, Vigna di Vall, Foggia Matera, Caserta, Cerignola e Trani; ha vinto con la Nazionale Master 3 mondiali, 5 europei e due bronzi a Luglio disputerà i mondiali in Finlandia: "Iniziai a giocare all'età di 11/12 anni saltando cosi il minibasket, passai dal calcio alla pallacanestro, perchè mio padre era il dirigente di una società di basket a Foggia e mi fece provare questo splendido sport; dopo qualche anno feci un provino alla Mens Sana Siena e fui scelto per continuare il mio percorso nelle giovanili. Penso di essere l'unico a 50 anni a continuare a giocare tutt'ora a basket a livello agonistico, ovviamente negli ultimi anni sono stato sempre più un veterano nelle squadre in cui ho giocato e questo mi ha permesso di poter far crescere i giovani dispensando utili consigli. A riguardo del basket tranese in questo momento la Fortitudo Trani si accinge a vincere meritatamente il campionato e a salire in serie C Silver, a tal proposito faccio i complimenti alla società che nel giro di due/tre anni ha costruito un progetto vincente; purtroppo per la Juve Trani penso che debba ancora crescere migliorando in primis la qualità del settore giovanile e provando a cambiare la mentalità traendone benefici anche nella prima squadra, potendo così attirare nuovi sponsor che possano dar sostegno al progetto stesso".

Valerio Corvino dopo una vita passata sul parquet a bruciare le retine di tutta l'Italia (ha giocato a Bergamo, Cosenza, Sarno, Melfi, Molfetta, Siracusa, Matera, Bologna, Castel S. Pietro, Ruvo, Corato e Trani) è diventato Coach con importanti esperienze alla Fortitudo Trani, Bisceglie e Ruvo; non posso dimenticare l'importante parentesi nella Nazionale Master dove si è laureato campione del mondo a Salonicco nel 2013: "Già a 4 anni ero sul campo di basket grazie ai miei fratelli più grandi che giocavano già da tempo, ho iniziato subire a girare i palazzetti con tanti tornei minibasket; ricordo che all'epoca fui letteralmente cresciuto dai custodi del palazzetto di Foggia…insomma vivevo lì!! I miei primi anni da professionisti li ho disputati a Foggia con grandi responsabilità dovendo giocare davanti al pubblico di casa ma con poca esperienza da senior…poi subito il trasferimento a Bologna dove ho dovuto imparare anche velocemente, fui fortunato a vincere subito due campionati e a farmi valere; ho passato momenti di difficoltà nella mia carriera commettendo anche degli errori ma pian piano con l'esperienza sono riuscito a superare i momenti più difficili utilizzando caparbietà e durezza mentale.

Per quanto riguarda i nostri tempi penso che attualmente ci siano pochi allenatori e poche società realmente preparate e con un progetto idoneo per la crescita dei ragazzi; io penso che prima di chiedere sacrificio ed impegno ai ragazzi dobbiamo essere noi istruttori/allenatori/dirigenti a dare qualcosa di serio e concreto agli stessi con una programmazione temporale che deve esulare dalla fretta di raggiungere nell'immediato le vittorie ma che porti con i giusti tempi alla crescita dei giovani. Da giocatore non ho mai affrontato derby tranesi, mi è capitato da allenatore di affrontarti con la Fortitudo…ricordo con piacere derby intensi e davvero belli, giocati nel totale rispetto reciproco tra coaches e giocatori".

In questi giorni a Bologna il giovanissimo tranese Angelo Mastrototaro, classe 2006, sta vivendo un'importantissima esperienza internazionale; essendosi distinto nell'NBA Jr. League 2019 categoria Under 13/14 sta attualmente partecipando al Jr. NBA Global Championship Europe and Middle East Selection Camp assieme ai 60 migliori giocatori/giocatrici europei e del Medio Oriente; è uno dei quattro italiani convocati…insomma qualcosa di unico e straordinario. Potersi confrontare con i migliori talenti dall'annata 2006 al 2004 di tutta Europa non è cosa da poco, nel roster ci sono ragazzi provenienti dalla Germania/Francia/Lituania/Portogallo/Libano/Cipro/Lettonia/Kazakistan/Scozia/Serbia/Quatar/Spagna/Turchia/Emirati Arabi ed Angelo pur essendo uno dei più piccoli sta, comunque, dimostrando tutto il suo valore.

Il selection Camp, valuterà i migliori 10 ragazzi e ragazze che rappresenteranno la regione al secondo tour mondiale in Florida ad agosto, è tenuto da uno staff di giocatori e allenatori NBA tra cui cito Boris Diaw campione NBA con i S. Antonio Spurs e Marko Milic ex Phoenix Suns ed ex anche di diverse squadre italiane.

Ad Angelo tutti noi baskettari tranesi facciamo i complimenti per il traguardo raggiunto ma gli diciamo anche di tenere i piedi per terra e di continuare ad allenarsi con la massima intensità mettendo in pratica ciò che papà Pietro gli ha detto poco prima di salire sul treno per Bologna…DIVERTITI!

- Fabio Palieri
Foto del basket traneseFoto del basket traneseFoto del basket traneseFoto del basket traneseFoto del basket tranese
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