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Eventi e cultura
Il Belcanto e il Tè: la magia dell’opera lirica interpretata da giovani talenti a Palazzo Beltrani
“Arie Celebri” ha chiuso il suo ciclo di concerti in collaborazione con il Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari
Trani - domenica 25 maggio 2025
17.05
Venerdì 23 maggio il Palazzo delle Arti Beltrani di Trani ha ospitato l'ultimo appuntamento di Arie Celebri , l'elegante format musicale, introdotto che ha unito la potenza evocativa del Belcanto alla delicatezza del rito del tè, in un'atmosfera sospesa tra arte e tradizione. Organizzato da Delle Arti ODV ETS in collaborazione con il Conservatorio "Niccolò Piccinni" di Bari, ad introdurre il pomeriggio c'erano, il prof. Antonio Stragapede e la prof.ssa Cinzia Falco, il concerto si è ispirato alla musica da camera di fine Ottocento, riportando in vita l'incanto dei salotti culturali in cui il canto lirico si mescolava al piacere del convivio.
L' appuntamento del 23 maggio con Arie Celebri ha rappresentato un'occasione imperdibile per riscoprire il fascino del Belcanto e per immergersi nella grande musica, riscoprendone l'eleganza e la forza emotiva. I protagonisti sono stati gli studenti delle Classi di Canto dei Professori e Maestri Domenico Colaianni (i tenori Antonio Guastamacchia, Carlo Maselli e Giuseppe Settanni, e il soprano Jocelyne Kaninda), Antonietta Cozzoli (i tenori Wang Shunke e Hong Yong, il soprano Gaia Miccolis e il basso-baritono Qi Jianren), Giacomo Colafelice e quelli della Classe di Musica Vocale da Camera della prof.ssa Sara Allegretta (i tenori Yang Xiaoyu e Gianni Leccese, i baritoni Liu Ming Hao e Shen Huang, il basso Zhou Yuan, il soprano Gabriella Leone e il mezzosoprano Anastasia Abryutina).
Il programma ha proposto arie e duetti tratti da capolavori di Bizet, Mozart, Cimarosa, Donizetti, Verdi, insieme a gemme meno note come Vaghissima sembianza di Donaudy, offrendo un repertorio ricco e coinvolgente. Le esibizioni sono state accompagnate da una raffinata degustazione di tè e dolci artigianali, serviti in eleganti tavolini da salotto. Le testimonianze di alcuni dei protagonisti di alcuni dei protagonisti del pomeriggio, raccontano l'anima del progetto "Arie Celebri".
Per il Maestro Domenico Colaianni, baritono di fama internazionale e docente al Conservatorio "Niccolò Piccinni" di Bari, l'esperienza di "Arie Celebri" a Trani rappresenta molto più di un'esibizione, è un momento formativo fondamentale per i suoi studenti: «È il secondo anno che il Conservatorio è ospite qui a Trani per questa rassegna – ha spiegato Colaianni – ed è una splendida occasione per i ragazzi, perché esibirsi davanti a un pubblico è completamente diverso rispetto allo studio in aula. È così che cominciano a sperimentare l'emozione vera del palcoscenico. È naturale che abbiano timori, ma è proprio affrontandoli che crescono come artisti.»
Tra i protagonisti dell'evento anche il tenore Giuseppe Settanni, 34 anni, allievo dello stesso Colaianni, con un ricco curriculum alle spalle: «Per me è la seconda volta qui a Trani, e ogni volta è un'occasione speciale. Sono alla fine del mio biennio in canto lirico e ho già avuto diverse esperienze professionali, sia in Italia che all'estero. Ho studiato anche all'Accademia Verdiana del Teatro Regio di Parma e ora faccio parte del coro stabile del Teatro Petruzzelli. In questa serata ho interpretato l'aria di Don José dalla Carmen di Bizet (La fleur que tu m'avais jetée) e La mia letizia infondere da I Lombardi alla Prima Crociata.»
Più giovane, ma non meno determinato, è Carlo Masellis, anche lui tenore, al suo primo grande concerto: «Ho 20 anni e frequento il secondo anno del triennio al Conservatorio di Bari, nella classe del maestro Colaianni. Ero molto emozionato perché è stata la mia prima esibizione in un contesto così importante. Stasera ho cantato Pria che spunti in ciel l'aurora, un'aria da Il Matrimonio Segreto di Cimarosa. Ho iniziato a studiare canto a 14 anni, con un insegnante privato a Giovinazzo, e a 19 sono entrato in Conservatorio.»
Infine, Antonio Guastamacchia, tenore e altro allievo del Maestro Colaianni, ha espresso con sincerità le emozioni legate alla sua esibizione: «Ho cantato Vaghissima Sembianza di Stefano Donaudy, una delle mie prime performance legate al Conservatorio, quindi ho sentito un po' di pressione, ma anche tanto orgoglio. Voglio sempre fare bene non solo per me, ma anche per rappresentare al meglio il lavoro svolto con il maestro Colaianni. Ho iniziato a cantare a 15 anni in una corale polifonica, poi a 19 ho intrapreso il percorso in Conservatorio. È bello vedere quanto si possa crescere artisticamente in contesti come questo.»
Dalle parole degli artisti emergenti e dei loro docenti traspare tutta la forza di un progetto come "Arie Celebri": non solo un concerto, ma una vera scuola di palcoscenico, emozioni e consapevolezza artistica.
L' appuntamento del 23 maggio con Arie Celebri ha rappresentato un'occasione imperdibile per riscoprire il fascino del Belcanto e per immergersi nella grande musica, riscoprendone l'eleganza e la forza emotiva. I protagonisti sono stati gli studenti delle Classi di Canto dei Professori e Maestri Domenico Colaianni (i tenori Antonio Guastamacchia, Carlo Maselli e Giuseppe Settanni, e il soprano Jocelyne Kaninda), Antonietta Cozzoli (i tenori Wang Shunke e Hong Yong, il soprano Gaia Miccolis e il basso-baritono Qi Jianren), Giacomo Colafelice e quelli della Classe di Musica Vocale da Camera della prof.ssa Sara Allegretta (i tenori Yang Xiaoyu e Gianni Leccese, i baritoni Liu Ming Hao e Shen Huang, il basso Zhou Yuan, il soprano Gabriella Leone e il mezzosoprano Anastasia Abryutina).
Il programma ha proposto arie e duetti tratti da capolavori di Bizet, Mozart, Cimarosa, Donizetti, Verdi, insieme a gemme meno note come Vaghissima sembianza di Donaudy, offrendo un repertorio ricco e coinvolgente. Le esibizioni sono state accompagnate da una raffinata degustazione di tè e dolci artigianali, serviti in eleganti tavolini da salotto. Le testimonianze di alcuni dei protagonisti di alcuni dei protagonisti del pomeriggio, raccontano l'anima del progetto "Arie Celebri".
Per il Maestro Domenico Colaianni, baritono di fama internazionale e docente al Conservatorio "Niccolò Piccinni" di Bari, l'esperienza di "Arie Celebri" a Trani rappresenta molto più di un'esibizione, è un momento formativo fondamentale per i suoi studenti: «È il secondo anno che il Conservatorio è ospite qui a Trani per questa rassegna – ha spiegato Colaianni – ed è una splendida occasione per i ragazzi, perché esibirsi davanti a un pubblico è completamente diverso rispetto allo studio in aula. È così che cominciano a sperimentare l'emozione vera del palcoscenico. È naturale che abbiano timori, ma è proprio affrontandoli che crescono come artisti.»
Tra i protagonisti dell'evento anche il tenore Giuseppe Settanni, 34 anni, allievo dello stesso Colaianni, con un ricco curriculum alle spalle: «Per me è la seconda volta qui a Trani, e ogni volta è un'occasione speciale. Sono alla fine del mio biennio in canto lirico e ho già avuto diverse esperienze professionali, sia in Italia che all'estero. Ho studiato anche all'Accademia Verdiana del Teatro Regio di Parma e ora faccio parte del coro stabile del Teatro Petruzzelli. In questa serata ho interpretato l'aria di Don José dalla Carmen di Bizet (La fleur que tu m'avais jetée) e La mia letizia infondere da I Lombardi alla Prima Crociata.»
Più giovane, ma non meno determinato, è Carlo Masellis, anche lui tenore, al suo primo grande concerto: «Ho 20 anni e frequento il secondo anno del triennio al Conservatorio di Bari, nella classe del maestro Colaianni. Ero molto emozionato perché è stata la mia prima esibizione in un contesto così importante. Stasera ho cantato Pria che spunti in ciel l'aurora, un'aria da Il Matrimonio Segreto di Cimarosa. Ho iniziato a studiare canto a 14 anni, con un insegnante privato a Giovinazzo, e a 19 sono entrato in Conservatorio.»
Infine, Antonio Guastamacchia, tenore e altro allievo del Maestro Colaianni, ha espresso con sincerità le emozioni legate alla sua esibizione: «Ho cantato Vaghissima Sembianza di Stefano Donaudy, una delle mie prime performance legate al Conservatorio, quindi ho sentito un po' di pressione, ma anche tanto orgoglio. Voglio sempre fare bene non solo per me, ma anche per rappresentare al meglio il lavoro svolto con il maestro Colaianni. Ho iniziato a cantare a 15 anni in una corale polifonica, poi a 19 ho intrapreso il percorso in Conservatorio. È bello vedere quanto si possa crescere artisticamente in contesti come questo.»
Dalle parole degli artisti emergenti e dei loro docenti traspare tutta la forza di un progetto come "Arie Celebri": non solo un concerto, ma una vera scuola di palcoscenico, emozioni e consapevolezza artistica.