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Politica
Trani città dei cantieri fantasma: dicitura che vale ancora?
Il commento di Ferri, capogruppo FDI, sulla situazione della città
Trani - domenica 9 marzo 2025
6.42
Sulle tematiche relative alla parte di quei lavori fermi da tempo sul territorio cittadino si è espresso in un'intervista esclusiva il capogruppo consiliare di Fratelli d'Italia Andrea Ferri. "Trani la città dai cantieri fantasma", una dicitura pretenziosa e tagliente ma che troppe volte si è rivelata spiacevolmente vera. Al primo quesito, relativo ad una stazionarietà delle situazioni rispettivamente di: Villa Comunale, con lavori fermi da quasi 5 anni, Villa Bini, le cui condizioni non sono variate, lo stop dei lavori presso l'ex Angelini ed il perenne stato di dissesto di piazza Gradenigo, il consigliere ha detto: "Trani è diventata la città delle piazze, la città dei cantieri e le città delle transenne. Per ristrutturare servono i cantieri, ma servono cantieri popolati, dove si lavora. C'è invece un senso di lassismo, nessuno riesce a dare una tempistica su nulla, è un disagio per i cittadini. La Villa Comunale è un altro esempio di come l'amministrazione è bravissima a fare proclami ma poi in termini concreti non va avanti. Hanno dimostrato di non avere pollice verde, sono l'amministrazione che ha distrutto il verde pubblico. Ridicolo quando iniziano a parlare di seconda Villa Comunale. Se la seconda Villa Comunale deve essere il solco della prima, lasciassero perdere. Basta vedere anche le condizioni in cui versa Villa Bini, un parco che doveva essere a servizio di un quartiere molto, molto popoloso che probabilmente a breve verrà ghettizzato con i lavori del sottopasso ferroviario".
Nell'intervista rilasciataci, si sono affrontati anche i temi cocenti di "cinema/teatro", della loro acquisizione e delle ipotetiche tempistiche di riapertura, sui quali Andrea Ferri ha dichiarato: "C'è un senso di incertezza totale ed è il motivo per il quale noi non abbiamo votato quel provvedimento, non perché contrari all'acquisizione al patrimonio, ma perché non c'era trasparenza nell'operazione, eravamo assolutamente favorevoli all'acquisto dell'Impero, del quale sapevamo che gli interventi di ripristino potevano essere nell'ordine di poche centinaia di migliaia di Euro e quindi potenzialmente finanziabile e percorribile, invece non sappiamo assolutamente nulla sulle condizioni del Super Cinema. Ci siamo chiesti e non abbiamo avuto nessun tipo di risposta all'interno del Consiglio Comunale, una volta ripristinato lo stato dei luoghi e reso funzionale, da chi sarà gestito il Super Cinema e l'impero?".
Nell'intervista rilasciataci, si sono affrontati anche i temi cocenti di "cinema/teatro", della loro acquisizione e delle ipotetiche tempistiche di riapertura, sui quali Andrea Ferri ha dichiarato: "C'è un senso di incertezza totale ed è il motivo per il quale noi non abbiamo votato quel provvedimento, non perché contrari all'acquisizione al patrimonio, ma perché non c'era trasparenza nell'operazione, eravamo assolutamente favorevoli all'acquisto dell'Impero, del quale sapevamo che gli interventi di ripristino potevano essere nell'ordine di poche centinaia di migliaia di Euro e quindi potenzialmente finanziabile e percorribile, invece non sappiamo assolutamente nulla sulle condizioni del Super Cinema. Ci siamo chiesti e non abbiamo avuto nessun tipo di risposta all'interno del Consiglio Comunale, una volta ripristinato lo stato dei luoghi e reso funzionale, da chi sarà gestito il Super Cinema e l'impero?".